Se c’è un’altra cosa che aumenta in maniera esponenziale, quella è il disagio
Commenti e messaggi che arrivano in redazione mostrano la temperatura del Paese
30/10/2020 di Gianmichele Laino
L’Italia è il Paese che amo. Diceva Silvio Berlusconi prima di candidarsi nel 1994. Ma l’Italia, questa Italia, quella del 2020 che un po’ resta chiusa in casa per paura di contagiarsi e un po’ sostanzialmente se ne frega delle indicazioni che le vengono date, fa di tutto per non farsi amare. Anzi. Qualche volta ci fa addirittura pentire di stare qui. Il coronavirus ci ha reso peggiori. Quello che, in estate, con il liberi tutti incondizionato, era soltanto un sospetto, adesso nella seconda ondata è realtà.
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Complotti coronavirus, il tono dei messaggi che arrivano in redazione sta assumendo tratti preoccupanti
E se da un lato sale in maniera esponenziale la curva dei contagi, dall’altro assistiamo a una salita vertiginosa del livello di disagio. C’è un’Italia – è bene che lo si sappia – che sta raccontando questa pandemia in maniera diversa. O, meglio, che se la sta raccontando a modo suo. Come la signora che ci ha scritto questo pomeriggio, un messaggio che – tra i tanti che riceviamo, sia pubblici, sia privati – decidiamo di pubblicare perché è un po’ una sintesi di tutti i complotti sul coronavirus che abbiamo letto in rete in questi giorni. Una sorta di antologia delle fake news sulla pandemia. Che, ironia della sorte, ci viene scagliata addosso come se noi fossimo quelli in torto.
«Buongiorno ma è possibile che in queste testate giornalistiche non fate altro che terrorismo perché interviene sempre quella merda di massimo Galli a terrorizzare lo denuncio anche perché non è un vero virologo e un allenatore di pallacanestro basta con queste minghiate di contagi che sono zero terapie intensive vuote basta che la pandemia è solo un piano per iliminare il mondo intero con queste minacce che se non si fa il tampone non ha diritto più alla sua libertà basta bisness da ª ricovero basta tamponi che nella provetta ce è alcol centrifugato così fa fare la persona positiva basta covid che non è una malattia è il nome del vaccino che ancora non capite un cazzosomari di merda covi sta per certificati obbligatori vaccinazione d’identità digitale asini merdacce che per tutto questo schifo il Signor Conte ha fatto falsificare i protocolli della sanità vergogna imbecilli cialtroni defficente parassiti vermi velenosi».
Così. Senza virgole, con tutti gli errori di grammatica annessi. La prima osservazione che ci viene fatta è quella di dare spazio al primario del Sacco Massimo Galli, ai suoi interventi televisivi, ai suoi consigli su come gestire la pandemia. Parte l’insulto (gratuito e diffamatorio), parte la spirale dei complotti: quella delle terapie intensive vuote, quella del tampone che non dà diritto alla libertà, quella delle analisi che vengono alterate dall’alcol centrifugato (che poi, cos’è l’alcol centrifugato?).
L’accusa al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, infine, è solo il preludio a una sfilza di insulti nei nostri confronti. L’Italia è il Paese che amo. Anzi, che amavo.