L’Ue boccia la manovra M5S-Lega: entro tre settimane una nuova bozza. Salvini: «Non arretriamo»
23/10/2018 di Redazione
L’atteso e preoccupante verdetto è arrivato. La Commissione Europea ha bocciato la manovra finanziaria del governo italiano, ha respinto il Documento programmatico di bilancio chiedendone uno nuovo. La nuova bozza dovrà essere inviata entro tre settimane a Bruxelles. Non era mai successo, finora, nella storia dell’Unione Europea, che venisse bocciata in maniera completa una manovra di bilancio. «È con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti», ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari.
La Commissione boccia la manovra, mai successo nella storia dell’Ue
«L’Europa – ha spiegato Dombrovskis – è costruita sulla cooperazione, l’eurozona è costruita su stretti legami di fiducia» con «regole che sono le stesse per tutti», quindi «se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata». Per questo, ha avvertito, «se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l’effetto opposto alla crescita». Subito dopo è intervenuto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici: «Siamo di fronte a una deviazione chiara, netta e in un certo modo rivendicata. La Commissione Ue non mette in discussione le priorità del governo come la lotta alla povertà, sono priorità che possono avere senso, ma ci importa l’impatto che queste misure hanno sul popolo, e questo ci porta all’opinione di oggi».
Lo spread in alto e la Borsa giù
La notizia dell’ufficializzazione della bocciatura ha subito avuto ripercussioni sul mercato finanziario. Lo spread tra Btp e Bund è risalito in pochi minuti intorno alle ore 15 a 310 punti base, come in avvio di seduta. Il rendimento del Btp a 10 anni, sui grafici Bloomberg, risultava in rialzo al 3,52%. Ma segnali negativi arrivano anche dalla Borsa di Milano.
Piazza Affari a metà giornata è tornata a cedere l’1,11%. Sono confermati il rimbalzo di Mediaset (+2,06%) e lo scatto di Luxottica (+2,74%) dopo i conti del terzo trimestre. Ed è restata in positivo Atlantia (+0,77%), mossa dalla speculazione dopo la scomparsa di Gilberto Benetton. Tra i titoli peggiori del listino ci sono Stm (-4,86%), che sconta i risultati deludenti della concorrente Asm alla vigilia dei conti. Prese di beneficio su Ferragamo (-3,3%) cresciuta molto nelle ultime sedute. Sempre sotto pressione i bancari, con Bper (-3,79%), Banco Bpm (-2,64%) e Mps (-2%) e fuori dal paniere principale il Creval (-3,66%).
Il Pd: «Non c’è nulla per lavoro, famiglia e imprese»
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Il segretario del Pd Maurizio Martina ha dichiarato: «La manovra è ingiusta e pericolosa per gli italiani. Va cambiata per i cittadini, prima che per Bruxelles. Non c’è nulla per il lavoro, le famiglie e le imprese ed è un gigantesco macigno sul futuro del paese, che pagheranno le giovani generazioni». E ancora: «Questa manovra per i suoi contenuti compromette i sacrifici degli italiani ed è irresponsabile che il governo non se ne renda conto. Stanno giocando col fuoco ma di mezzo non ci sono le loro carriere personale ma il destino del paese». Mariastella Gelmini, poi, capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Il governo Movimento 5 Stelle-Lega ottiene ciò che voleva. Adesso Di Maio e Salvini avranno un nemico in più contro cui sbraitare. Invece, per una volta, l’Europa prova a salvare i risparmi degli italiani».
La senatrice di Leu Loredana De Petris intanto attacca: «Seguire i giochi di prestigio del governo su decreto fiscale e legge di bilancio è diventato impossibile. ‘Manine’, accordi che cambiano da un giorno all’altro, norme solennemente promesse come il carcere per gli evasori che scompaiono. Cosa sia il reddito di cittadinanza è un mistero per tutti ed è lecito sospettare che sia tale anche per il governo stesso. L’unica certezza sulla revisione della Fornero è che non c’è nulla di davvero certo».
Salvini: «Stanno attaccando un popolo, non arretriamo»
Sembrano non arretrare dalle sue posizioni i massimi esponenti del governo. «Non stanno attaccando un governo, ma un popolo. Sono cose che fanno irritare ancora di più gli italiani e poi qualcuno si lamenta che l’Unione Europea è al minimo della popolarità», ha dichiarato ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini da Bucarest. E ancora: «In passato – ha aggiunto il leader della Lega – il governo Berlusconi è caduto perché è arretrato» in seguito al rialzo dello spread, «ma noi non arretreremo».
(Foto di copertina da archivio Ansa: Di Maio, Conte, Salvini e Tria durante conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri sulla manovra fiscale, il 15 ottobre 2018. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)