I veri esperti di AI all’interno del Comitato sugli algoritmi
Tra i nomi che compongono la Commissione troviamo quelli di due personalità legate al Centai e al Fair del CNR
23/10/2023 di Enzo Boldi

Si è parlato molto della nomine di Giuliano Amato, creando un’ombra che oscura il vero senso e significato del Comitato sugli algoritmi (o, per sintetizzare, Commissione AI) designata dal Dipartimento Informazione ed Editoria del governo italiano. In realtà, all’interno di questo gruppo di 10 persone ci sono alcune figure molto importanti nello studio e nella ricerca (non solo in termini di sviluppo) dei sistemi di intelligenza artificiale. Personalità che avranno un peso specifico anche nell’interfacciarsi con gli stakeholder del mondo del giornalismo (e dintorni).
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Come abbiamo spiegato in un nostro precedente approfondimento, il Comitato è molto variegato e composto anche da personalità che si occupano direttamente di intelligenza artificiale in tutte le sue sfaccettature. Oltre, infatti, al nome altisonante del Presidente Giuliano Amato, troviamo nomi del mondo accademico legati a importanti Atenei italiani, ma anche un giornalista (esperto di editoria) come il direttore di MilanoFinanza Roberto Sommella (che abbiamo contattato e che risponderà alle nostre domande non appena i tempi saranno più maturi e il lavoro della Commissione sarà già avviato).
Commissione AI, tra i nomi anche Fondazione Fair
Scorrendo lungo l’elenco degli altri componenti designati, troviamo poi due personalità che hanno un rapporto diretto con l’AI. Il primo è Giuseppe De Pietro, direttore dell’istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni del Cnr di Pisa e Presidente della neonata Fondazione FAIR. L’acronimo è presto spiegato: “Future Artificiale Intelligence Research”. La Fondazione è nata nel marzo del 2023 e si occuperà di gestire 114,5 milioni di euro che provengono direttamente dal “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR). E lo farà (come già sta facendo) a mo’ di partenariato nazionale sull’intelligenza artificiale. Di cosa si occupa nello specifico?
«Il progetto “Future Artificial Intelligence Research (FAIR)” si pone l’obiettivo di contribuire ad affrontare le domande di ricerca, le metodologie, i modelli, le tecnologie e anche le regole etiche e legali per costruire sistemi di Intelligenza Artificiale capaci di interagire e collaborare con gli umani, di percepire ed agire all’interno di contesti in continua evoluzione, di essere coscienti dei propri limiti e capaci di adattarsi a nuove situazioni, di essere consapevoli dei perimetri di sicurezza e fiducia, e di essere attenti all’impatto ambientale e sociale che la loro realizzazione ed esecuzione può comportare».
E lo farà in collaborazione con il Laboratorio Nazionale AIIS (Artificial Intelligence and Intelligent Systems) del CINI (Consorzio Inter universitario Nazionale per l’Informatica). Dunque, il suo “core” è legato a doppio filo all’intelligenza artificiale, al suo sviluppo e alle nuove tecnologie. Proprio relativamente alla ricerca di regole (anche etiche e non solo legali).
Il ruolo di CENTAI
L’altro nome molto interessante e che amplifica il valore dei componenti della Commissione AI che inizierà i suoi lavori martedì 24 ottobre, è quello di Francesco Bonchi, direttore della ricerca presso Centro per l’intelligenza artificiale. Il CENTAI Institute che ha una missione ben precisa: «Ampliare i confini della ricerca applicata e fondamentale nei settori legati all’intelligenza artificiale e alle scienze dei sistemi complessi». In che modo?
«L’assunto di base del CENTAI è che i problemi più urgenti dell’umanità possano essere affrontati con il crescente patrimonio di metodi e strumenti concettuali della scienza. La nostra visione e il nostro intento sono quelli di continuare ad affrontare tali problemi come sfide volte a rendere gli individui, le famiglie e le comunità più sicuri, più protetti, più sani e più prosperi».
Dunque, Intelligenza Artificiale al centro di tutto. In tutte le sue sfaccettatura. Giornalettismo nei prossimi giorni intervisterà proprio il dottore Francesco Bonchi che ci aiuterà a capire il suo apporto – e quello del CENTAI – all’interno del Comitato sugli algoritmi (o Commissione AI) nata nei giorni scorsi.