Il M5S dà a Di Maio le chiavi della cassaforte dei rimborsi. I soldi in eccesso andranno a Casaleggio

31/01/2019 di Enzo Boldi

In molti, soprattutto dopo che il Movimento 5 Stelle si è seduto sugli scranni del potere, hanno chiesto ai leader grillini maggiore trasparenza sulla gestione delle rendicontazioni e restituzioni delle diarie dei parlamentari eletti nel corso della legislatura in corso. Ed ecco che arriva il Comitato rimborsi M5S. Si tratta di un’istituzione interna che servirà a gestire tutti i fondi riconsegnati da deputati e senatori nel corso dei loro anni passati tra Montecitorio e Palazzo Madama. Le chiavi della cassaforte sono state consegnate a Luigi Di Maio e i soldi in eccesso – non utilizzati per le altre iniziative – saranno destinati all’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio.

A lanciare la notizia è stata l’agenzia AdnKronos che è entrata in possesso degli atti costitutivi del comitato rimborsi M5S. Si tratta di «un organo centrale, creato apposta per ‘curare attivamente l’organizzazione, l’amministrazione, il coordinamento, la disciplina, la rendicontazione e la gestione delle restituzioni degli stipendi e dei rimborsi’ percepiti dai parlamentari del Movimento 5 Stelle. E presieduto da Luigi Di Maio, insieme ai capigruppo di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli».

L’eccesso dei rimborsi andranno a Casaleggio

Il comitato rimborsi M5S durerà fino al novantesimo giorno successivo dal termine della XVIII legislatura, dopodiché si farà la conta di quanto rimasto in cassa, che non sarà suddiviso tra i vari parlamentari o utilizzato per altre attività legate alla politica, ma andrà tutto nelle casse di una sola associazione. Quale? Rousseau, di proprietà di Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto fondatore del Movimento 5 Stelle. Questo è chiarito dall’articolo 16 dell’atto costitutivo: «Se allo scioglimento del comitato dovessero restare fondi a disposizione, questi verranno devoluti all’Associazione Rousseau, che ha sede in Milano, Via Gerolamo Morone n.6».

I parlamentari devono versare almeno 2mila euro al mese

Nel documento di cui parla AdnKronos ci sono anche i dettagli delle restituzioni dei parlamentari: «Dovranno restituire almeno 2.000 euro al mese e potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, che diventano 2.000 per chi risiede in Provincia di Roma». Confermati anche i 300 euro al mese da versare nelle casse di Rousseau.

(foto di copertina: ANSA/ CESARE ABBATE)

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