Le regole d’oro per utilizzare i social quando, da ragazzini, ci si iscrive per la prima volta

Insieme a Fondazione Carolina abbiamo fatto una lista di semplici regole per i ragazzini che si approcciano al mondo social per la prima volta

10/02/2021 di Ilaria Roncone

Il giorno dopo il Safer Internet Day in cui abbiamo parlato di educazione civica digitale nelle scuole e dei lati nascosti del gaming online abbiamo deciso di parlare con Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina. L’organizzazione è nata in ricordo di Carolina Picchio, la prima vittima ufficiale di cyberbullismo che – dopo essere stata vittima di derisione e umiliazione online per un video in cui i suoi compagni giocavano con il suo corpo mimando atti sessuali mentre lei era incosciente – si è tolta la vita nel 2013. A lei è dedicata la prima legge in Europa sul cyberbullismo che è stata approvata all’unanimità il 17 maggio 2017 per poi entrare in vigore il 18 giugno 2018. Nella giornata di ieri il padre di Carolina ha scelto di fare un appello direttamente ai ragazzi perché usino internet nella maniera giusta e proprio su questo vogliamo concentrarci: elencare una serie di buone pratiche per la fruizione dei social che i più giovani possano utilizzare per non incorrere in rischi nella vita reale.

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L’appello del padre di Carolina ai ragazzi

 

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Dopo aver letto la lettera di un ragazzo che ha raccontato di quando il padre di Carolina Picchio è andato nella sua scuola, l’uomo lancia un appello direttamente ai ragazzi: «Queste sono piccole storie nelle quali rivive la straordinaria umanità di mia figlia e del suo messaggio. Mai come quest’anno la giornata del Safer Internet Day giunge a proposito. Solitamente mi rivolgo a tutti gli adulti con funzione educativa, questa volta mi appello ai ragazzi. I vostri genitori sono spaventati, increduli rispetto alle ultime tragiche notizie. Aiutateli e riflettete sulle conseguenze delle vostre azioni online. Come diceva Carolina: siate più sensibili con le parole perché possono fare più male delle botte». Proviamo allora a riassumere per punti quelle che sono le regole d’oro da sapere e seguire per bambini e ragazzini che si approcciano ai social per la pima volta, regole che vanno comprese appieno prima di poter utilizzare le piattaforme in sicurezza.

Come utilizzare social: regole d’oro per i ragazzini

Insieme al segretario generale di Fondazione Carolina abbiamo individuato sei regole da condividere con i ragazzini che si approcciano per la prima volta ai social.

  1. Tutto quello che fai si riflette sulla vita reale: tutto quello che fai rimane sui social e comporta delle conseguenze nella vita reale. Non possiamo pensare che una cosa che scriviamo e postiamo non possa fare male a qualcuno, soprattutto se utilizziamo parole brutte.
  2. Non condividere mai le tue informazioni personali: evitare di condividere dati con terzi e proteggere la propria immagine non postando nulla che possa violare la propria intimità ricordando, ancora una volta, che tutto quello che condivido in rete rimane per sempre.
  3. Ricorda la parola chiave empatia: bisogna sempre cercare di mettersi nei panni degli altri facendosi le domande giuste. Se capitasse a me come mi sentierei?
  4. Datti dei tempi e rispettali: i social rischiano di diventare una dipendenza a qualsiasi età perché un con lo scroll continuo si perde la dimensione del tempo. Per un ragazzino il tempo giusto è non oltre un paio di ore al giorno da dedicare a tutti gli account social.
  5. Non dimenticare le interazioni nella vita reale: la dimensione della relazione con gli altri nella realtà ora è più difficile da vivere a causa del Covid ma è sempre la migliore, quella che dà maggiore gratificazione.
  6. Rispettare la propria identità: se sei un ragazzino è facile cadere nella trappola dei like ma l’autostima e la costruzione dell’identità non devono dipendere dai like a una foto o a un video.

In relazione a quest’ultimo punto i membri di Fondazione Carolina vanno nelle scuole a insegnare questo: «Io non ho bisogno che qualcuno mi metta un like su una foto o su un video per poter dire che esisto. Io esisto a prescindere e sono un valore a prescindere». Il messaggio che deve arrivare ai ragazzi è chiaro: «Noi diciamo sempre loro che devono considerarsi come delle opere d’arte uniche e originali: non c’è nessun altro come te e nessuno può permettersi di rovinare un’opera d’arte. Le opere d’arte si preservano, le opere d’arte si custodiscono. Questo è quello che dobbiamo dire ai ragazzi perché devono sentirsi esattamente così: se non glielo diciamo noi, vanno a cercarlo in internet».

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