Colao dice che col digitale non si lavorerà meno ma meglio

Vittorio Colao ha parlato di orario di lavoro e smart work durante la presentazione della Italian Tech Academy del gruppo Gedi

30/04/2022 di Redazione

«Per me la flessibilità è la cosa più importante, anche quando lavoravo nell’editoria dicevo non mi importa dove stanno le persone, basta che il giornale esca e ci sia la possibilità di reperire tutti e con i tool che ci sono oggi è più facile. Stiamo attenti, però, a non creare illusioni». Lo ha affermato il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, parlando di orario di lavoro e smart work durante la presentazione della Italian Tech Academy del gruppo Gedi, secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa, sezione tecnologia.

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«Comunque bisognerà lavorare tante ore, non pensiamo che con il digitale si lavorerà meno. Si lavorerà meglio, dove si vuole e si faranno più cose – ha aggiunto Colao – ma settimana corta non vuol dire meno ore di lavoro perché meno ore di lavoro possono portare a un miglioramento della vita personale ma non portano migliori risultati. Sulle competenze digitali, ci sono grossi fondi sulla parte università e sulla parte scuola. Stiamo iniziando a mettere in campo e a settembre usciranno i primi bandi per le competenze di base. Corsi brevi, iniezioni digitali, non la grande preparazione. Credo che sarà una parte importantissima perché mentre per i laureati Stem ci si mette anni a farli, questi corsi possono rivitalizzare alcuni milioni di persone (questo è il nostro obiettivo: milioni di persone) molto in fretta. Elon Musk è un grande innovatore, è quello che ha cambiato di più l’approccio al climate change e all’elettrificazione del mondo, sicuramente ha cambiato l’accesso allo spazio. Da quando è arrivato lui tanti tabù sono andati via. Io, forse sarò un pò vecchia scuola ma credo che la distribuzione di notizie, tutto quello che forma l’opinione pubblica e crea il consenso pubblico sia una cosa delicata, è una cosa importante, è un pilastro della democrazia.

Temo molto le commistioni. Detto questo, abbiamo delle regole, in Europa stiamo passando un digital service act in questi giorni, abbiamo fatto un digital market act per garantire la concorrenza, ci saranno una serie di altri atti. Mi allineo a quello che ha detto il commissario Breton: tutto bene, basta che ricordi che le regole le fanno le istituzioni, non i tycoon», ha concluso Colao.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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