Cosa si sa finora del «coccodrillo» nel Tevere

19/09/2018 di Enzo Boldi

Ieri mattina, intorno alle 11, è scattato un allarme coccodrillo a Roma. Un 50enne stava pescando sulle sponde del Tevere – all’altezza del Ponte Duca d’Aosta, a pochi passi dallo Stadio Olimpico – quando si è accorto di un grosso rettile che stava nuotando tra le acque del fiume che attraversa la Capitale. Impaurito da quella visione, l’uomo ha immediatamente segnalato tutto ciò a una pattuglia dei vigili urbani innescando una vera e propria psicosi da «coccodrillo nel Tevere». Ma ancora non si sa se si sia trattato veramente di un grosso alligatore.

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La notizia è stata riportata questa mattina sulle pagine del quotidiano Leggo che ha raccontato cosa è accaduto di lì a poco intorno nella zona del Ponte Duca d’Aosta. L’avvistamento è stato immediatamente segnalato anche al 112 e diverse pattuglie dei vigili hanno perlustrato per ore le sponde del Tevere tra Ponte Milvio e Ponte Risorgimento, senza però trovare nulla.

C’è un coccodrillo nel Tevere, o forse no

I giornalisti di Leggo hanno intervistato Fabio Garigli, esperto di animali esotici, che non ha escluso l’ipotesi del coccodrillo, ma apre l’ipotesi anche ad altri rettili: «Sono più orientato a pensare che si tratti di un grosso esemplare di iguana, visto che la diffusione è larghissima. Un coccodrillo nel Tevere? L’ambiente è quello ideale: ricco di vegetazione e con poche imbarcazioni. Il microclima dell’acqua, inoltre, è buono per la vita dei rettili di grossa taglia».

Coccodrillo nel Tevere, a luglio un avvistamento a Maccarese

Non è la prima volta che a Roma e dintorni scatta la psicosi da coccodrillo. Già nel luglio scorso un esemplare era stato avvistato da due turisti nel canale di Maccarese, a nord di Fiumicino, in una delle foci del Fiume Tevere. Si parlava di «Lochness di Fiumicino», ma anche in quel caso l’avvistamento rimase tale e non venne trovato da nessuna parte.

Il coccodrillo nel Tevere, la psicosi e l’ironia su Virginia Raggi

La notizia dell’avvistamento di un coccodrillo nel Tevere ha poi scatenato l’ironia sui social, allentando la tensione da psicosi. C’è chi parla di Roma come uno zoo, dopo i gabbiani, i cinghiali, le volpi e i topi. C’è anche chi racconta che si tratti di un provvedimento preso da Virginia Raggi per liberarsi dei roditori sulle sponde del Tevere.

 

(foto di copertina:  MAURIZIO BRAMBATTI /ANSA /JI)

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