Non tutti gli OTT ce la fanno: CNN+ ha chiuso un mese dopo essere stata lanciata

La notizia è stata data ai dipendenti: stop del progetto, licenziamenti e paracadute

22/04/2022 di Gianmichele Laino

Da CNN a N.C., non classificato. Il servizio di streaming a pagamento CNN Plus ha chiuso i battenti circa un mese dopo essere stato lanciato. È la dimostrazione ulteriore di come il mondo dello streaming, che nei precedenti due anni ha vissuto in una sorta di bolla, trovi sempre più difficoltà nell’andare avanti e nel proiettarsi verso qualcosa di effettivamente nuovo. CNN+ era un progetto che prevedeva una fruizione diversa delle news, molto divergente rispetto a quella del canale analogico. In effetti, tra i suoi canali, CNN+ non prevedeva nemmeno la presenza del suo celebre notiziario, preferendo invece degli show basati su singole personalità di rilievo nel mondo dei talk e cercando una certa interazione con gli utenti.

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CNN Plus, la chiusura del servizio a un mese dal lancio

L’annuncio della chiusura del servizio è stata data dal nuovo CEO della CNN, Chris Licht, che ha inviato una nota ai dipendenti. Ha apprezzato il loro lavoro – viene scritto nelle poche righe che accompagnano la notizia -, non mette in dubbio la qualità dei contenuti prodotti – alcuni dei quali andranno a far parte della programmazione ordinaria della CNN -, ma ha anche evidenziato che il modello percorso non sembrava sostenibile per l’azienda. I dati di riferimento dell’ultimo mese parlano di 150mila abbonati e di 10mila utenti abituali al giorno. Troppo poco, evidentemente, per un colosso planetario delle news come la CNN.

Dietro al fallimento di CNN+ ci sarebbero, comunque, questioni interne all’azienda, una mancata integrazione dei prodotti, una visione rispetto agli investimenti che è stata modificata in seguito ai vari cambiamenti al vertice. Le persone impegnate nel progetto dell’OTT in streaming saranno licenziate e percepiranno alcuni mesi di disoccupazione, mentre quelle che rivestono altri ruoli all’interno del network saranno comunque integrate nell’ambito dell’azienda. Andrew Morse, il responsabile del progetto CNN Plus, inevitabilmente, ha lasciato l’azienda.

Dicevamo: si tratta di un nuovo segnale per le piattaforme di streaming. In questi ultimi due anni, questo business sembrava una sorta di tocco di Mida: ogni azienda progettava piattaforme di distribuzione, creava contenuti a pagamento, li rendeva disponibili cercando soluzioni sempre diverse. In realtà, le ultime indicazioni che stiamo avendo dal mercato dello streaming sembrano andare in controtendenza: si prenda il caso Netflix, il calo degli abbonati per la prima volta in 10 anni e il conseguente crollo in borsa. Sono i primi segnali di una saturazione del mercato?

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