Te lo ricordi Clubhouse? Ora non servono gli inviti, superata dopo un anno la versione beta

Potrebbe essere l'unico caso clamoroso in cui la versione beta ha avuto più successo di quella ufficiale

22/07/2021 di Redazione

Non è più un club esclusivo o per pochi intimi. A un anno dal lancio della versione beta, Clubhouse rinuncia alla formula degli inviti e esce finalmente dalla fase della sperimentazione. L’annuncio è stato fatto nelle scorse ore sul blog ufficiale del social network delle stanze audio. Sicuramente, un passo in avanti per una applicazione dal clamoroso successo (che, non a caso, nel gennaio del 2021 era stata valutata 4 miliardi di dollari) che, tuttavia, sembra già in fase discendente, a causa dei tanti tentativi – da parte di social network decisamente più rodati – di inserire le interazioni audio nei loro già collaudati sistemi di interazione.

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Clubhouse supera inviti: nessuna limitazione all’utilizzo

Nella nota ufficiale di Clubhouse si legge: «Abbiamo rimosso il nostro sistema di liste d’attesa in modo che chiunque possa partecipare. Se hai un club, puoi pubblicare il tuo link in lungo e in largo. Se sei un creator con un pubblico, puoi coinvolgerlo tutto. Se stai organizzando un evento pubblico, chiunque può partecipare. Puoi portare amici intimi, compagni di classe, familiari, colleghi e chiunque altro desideri, su iOS o Android».

Già, perché Clubhouse, qualche mese fa, è passato anche in versione Android dopo i primi mesi di sperimentazione soltanto per i dispositivi iOS. Migliorie e stati di avanzamento che, tuttavia, non sembrano – almeno in Italia – trovare lo stesso entusiasmo che aveva provocato il social network dell’audio al momento del lancio della sua versione beta. Sarà, però, una percezione soltanto del Bel Paese. I numeri ufficiali, al momento, parlano di un progetto in crescita: 10 milioni di persone aggiunte alla community da quando è stato lanciato Android a metà maggio, con 90 milioni di messaggi diretti inviati da quando abbiamo è stato lanciato il programma Backchannel, soltanto la scorsa settimana.

Clubhouse continuerà ad aggiornare la sua app ogni settimana, massimo due. Continuando a puntare su un valore che, effettivamente, risulta essere remunerativo per il suo board: la permanenza del pubblico sull’applicazione. Al di là del numero di utenti totali, infatti, il dato che più interessa agli sviluppatori (ma anche agli investitori) è la lunghissima permanenza media, superiore all’ora al giorno (dato comunicato sempre sul blog ufficiale di Clubhouse). Un tempo infinito, nel mondo dei social network che cerca sempre di più di accorciare i tempi di comunicazione.

Basterà il superamento del sistema di inviti nelle stanze per dare una nuova spinta all’utilizzo di Clubhouse anche in Italia?

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