Ci sarà un ribaltone nella gara per il cloud della Pubblica Amministrazione?

Categorie: Cyber security
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Nella strategia Italia Cloud sembrava sempre in vantaggio la cordata fatta da Tim, CdP, Leonardo e Sogei. Invece adesso Fastweb-Aruba prende forza

Il modello su cui si basava tutta la prima parte della procedura relativa allo strategico cloud della PA, fortemente voluto dal ministro Vittorio Colao – presentato mesi fa alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Gabrielli e alla presenza del direttore dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni -, era sempre stato fortemente ancorato alla proposta della cordata guidata da Tim e partecipata (con una quota del 55%) da istituzioni pubbliche: Cassa depositi e prestiti, Sogei, Leonardo. Eppure, dopo la presentazione delle offerte, la determinazione di Fastweb (che ha presentato un piano insieme ad Aruba) potrebbe clamorosamente rimescolare le carte in tavola.



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Cloud PA, crescono le quotazioni di Fastweb

La questione sarebbe principalmente economica: all’apertura delle buste – come riporta Repubblica – Fastweb e Aruba avrebbero presentato una loro offerta che risulta un importante sconto medio, quasi doppio rispetto a quello previsto dalla cordata guidata da Tim. Si tratta di una gara complessa, in cui parte economica e parte tecnologica hanno una importante differenziazione di fondo, con la prima che pesa solo per il 30% e la seconda che pesa per il 70%. Sulla seconda, dunque, sarebbe ancora più avanti Tim.



Nonostante questo, lo scarto minimo sulla parte tecnologica potrebbe comunque portare a una assegnazione provvisoria a Fastweb, con il conseguente periodo di tempo di 15 giorni concesso al competitor per pareggiare l’offerta ritenuta migliore. Lo sforzo sarebbe significativo, ma non impossibile e Tim potrebbe ancora rientrare in gioco, migliorando le sue condizioni economiche per il cloud PA.

Il pomo della discordia sarebbe rappresentato dai fornitori. Vi avevamo già parlato – in precedenza – del fatto che le infrastrutture tecnologiche che gestiranno il cloud della Pubblica Amministrazione faranno leva sempre sui colossi Big Tech. La proposta che offriva delle soluzioni al 100% italiane, il Consorzio Italia Cloud, non ha avuto seguito nella formula originariamente presentata. Va da sé, dunque, che la soluzione che abbia ottenuto un prezzo più vantaggioso dai fornitori statunitensi sia anche quella più “conveniente” dal punto di vista economico. A quanto pare, il listino di Microsoft e Amazon (a cui si sarebbero rivolti Fastweb e Aruba) sarebbe più conveniente di quello di Google, Microsoft (ancora) e Oracle messi insieme.