Secondo Borghi, Giorgetti scherzava, distratto dalle Olimpiadi
24/06/2019 di Redazione
Il fulmine è arrivato ieri, direttamente da Losanna, dove Giancarlo Giorgetti sarà impegnato quest’oggi a valutare i risultati della candidatura di Milano-Cortina per le olimpiadi invernali del 2026. Il tuono è esploso invece questa mattina su tutti i principali quotidiani italiani. Non ce n’è uno che non contenga una dichiarazione di Cladio Borghi. Proprio lui è finito nel mirino del sottosegretario leghista che, con il suo solito modo di fare, alla domanda sui minibot aveva risposto: «Ma ancora credete a Borghi? Vi sembrano verosimili questi minibot?».
Claudio Borghi viene blastato da Giorgetti, ma l’economista minimizza
Esplode il caso nel governo. Ma come? Il numero due della Lega, colui che tiene la barra dritta in tutte le trattative per Matteo Salvini è contrario a una proposta che arriva proprio da un economista leghista e sulla quale si sta facendo un enorme battage pubblicitario. Borghi – Concetto Vecchio che lo ha sentito per Repubblica lo ha descritto come in imbarazzao – cerca di minimizzare e di non dare peso a una dichiarazione del genere.
«Stava scherzando – ha affermato – è un’intervista sul nulla. Ci siamo sentiti e poi ci siamo chiariti». Ma quello che viene detto a Repubblica verrà smentito poco dopo, dal momento che a Radio Capital Borghi si contraddice, affermando di non aver ancora telefonato a Giorgetti. «È impegnato a Losanna con le Olimpiadi – ha continuato l’economista leghista – una cosa importante. Gli rompono le balle con 50 domande sui minibot…già me lo vedo: lui avrà fatto una battuta per togliersi di torno i giornalisti».
I minibot di Claudio Borghi e il ruolo di commissario europeo di Giorgetti
Tuttavia, il caso – al di là dell’impressione goliardica o seria che ha dato Giancarlo Giorgetti – è più complesso. Il sottosegretario leghista è il nome più papabile come candidato a commissario europeo. Un’occasione che la Lega non vorrebbe farsi sfuggire. La bocciatura dei minibot sa molto di dichiarazione europeista, dunque. Anche se Borghi afferma: «Se per ottenere quel posto bisogna uscirsene con certe dichiarazioni, allora stiamo messi male».