Strage di Cisterna, Chi l’ha visto: «Una delle bambine poteva esser salvata?»

Sta facendo discutere un servizio, andato in onda ieri nella puntata del 14 marzo 2018 di Chi l’ha Visto, in cui ci si chiede se la tragedia di Cisterna di Latina si poteva evitare e, se soprattutto, una delle due figlie uccise da Luigi Capasso si poteva salvare.  Il programma sospetta che, al momento dell’arrivo del reparto speciale Gis, che ha avviato le trattative con il carabiniere fosse viva una delle due bambine, la più grande. Il ritardo dell’intervento è divenuto il centro della discussione del programma della Sciarelli anche se l’opera degli uomini del GIS non è stata attaccata.

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In passato Capasso fu sospeso dal lavoro per 5 anni per una truffa ai danni delle assicurazioni, aveva aggredito la moglie davanti al luogo di lavoro e alle bambine. Perché non è stato fermato? Nemmeno davanti all’ipotesi di reato di maltrattamento davanti a minori, sul quale possono esser applicati provvedimenti restrittivi? Da LatinaTv spiegano come la strage di Cisterna abbia smosso le coscienze di tante persone. Diverse donne hanno preso coraggio e denunciato il proprio marito o compagno. Il giornalista della emittente, intervistato, ricorda un caso di un marito allontanato dal tetto coniugale per aver minacciato di morte la moglie. «Ti faccio fare la fine di quella di Cisterna», le ha detto facendo scattare così l’allarme. In questo caso sono state sequestrate non solo le armi che l’uomo deteneva in casa ma anche quelle dei genitori del signore in questione pronti ad ospitarlo. Non solo: qualche giorno fa è stato emesso il divieto di avvicinamento alla moglie di un finanziere di 53 anni. All’uomo, denunciato, le è stata tolta anche la pistola d’ordinanza in via cautelare. C’è insomma oggi una certa sensibilità davanti invece alle lacune che ci sono state intorno alla figura di Luigi Capasso.

 

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