Virginia Raggi dice che la circolare di Salvini sui prefetti è un foglio di carta

In molti hanno definito la circolare Salvini, emanata per estendere i poteri dei prefetti per alcune aree degradate delle nostre città italiane, permettendo loro di emettere ordinanze che andrebbero a scavalcare i sindaci, un vero e proprio documento anti-Virginia Raggi. Non è un mistero che, negli ultimi giorni, il bersaglio individuato dal ministro dell’Interno e leader della Lega sia proprio la prima cittadina di Roma. E qualcuno ha persino ipotizzato una sua mira espansionistica, a livello elettorale ovviamente, sulla Capitale.

Circolare Salvini, cosa dice a proposito di prefetti e sindaci

In questa ottica viene dunque letta la circolare che ieri il ministro dell’Interno ha reso pubblica. Si è parlato addirittura di un ritorno al vecchio ruolo dei podestà durante il regime fascista. «L’esperienza nei territori – si legge nella direttiva – ha evidenziato l’esigenza di intervenire con mezzi ulteriori ogni qual volta emerga la necessità di un’azione di sistematico disturbo di talune condotte delittuose che destano nella popolazione un crescente allarme sociale».

Per questo motivo, dunque, Matteo Salvini ha rispolverato il Daspo Urbano e lo ha messo a disposizione dei prefetti per permettere loro un intervento, preliminare rispetto a quello dei sindaci, nelle cosiddette zone rosse, ovvero quelle coinvolte maggiormente in situazioni di degrado. Tuttavia, alcuni primi cittadini si ribellano e a guidare la rivolta sembra esserci Virginia Raggi.

Per Virginia Raggi, la circolare Salvini è un foglio di carta

Nel corso di un forum con i giornalisti del Fatto Quotidiano, la sindaca di Roma ha affermato: «Io il Daspo Urbano l’ho già introdotto nel regolamento di Roma Capitale che era fermo al 1946. Credo che i cittadini preferiscano un poliziotto in più rispetto a un foglio di carta». Dunque, secondo Virginia Raggi può declassarsi a questo livello la circolare estesa da Matteo Salvini.

Il sindaco di Roma ha affermato, infatti, che i prefetti hanno già alcuni poteri in termini di lotta al degrado e che questa circolare di Matteo Salvini non fa altro che ribadirli. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma. Eppure, la direttiva del ministro dell’Interno è stata fatta passare come una grande novità. Forse, soprattutto in ottica di propaganda viste le imminenti elezioni europee.

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI

Share this article