Ecco le nuove cinque regioni arancioni da mercoledì 11 novembre

Il ministro Roberto Speranza ha firmato questa ordinanza che avrà effetto mercoledì

09/11/2020 di Gianmichele Laino

Sta cambiando la mappa dell’Italia con cinque nuove regioni zona arancione. Il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio ha anticipato che il ministro della Salute Roberto Speranza ha appena firmato un’ordinanza per far passare l’Abruzzo, l’Umbria, la Toscana, la Basilicata e la Liguria da zona gialla a zona arancione. Le regole di queste zone sono molto più stringenti e limitano persino la mobilità tra comuni. Sarà consentito lo spostamento soltanto all’interno dello stesso comune mentre per muoversi tra paesi o città limitrofe sarà necessaria l’autocertificazione soltanto per ragioni di lavoro e di salute.

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Cinque nuove regioni zona arancione, la decisione di Speranza

«Il ministro Roberto Speranza – ha scritto in un tweet Marsilio – mi ha anticipato esito riunione che ha stabilito il passaggio dell’Abruzzo – insieme a Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana – nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare avranno decorrenza da mercoledì». La decisione sarà ufficiale nella serata di oggi e sarà operativa a partire dalla mezzanotte tra il 10 e l’11 novembre. 

La conferma ulteriore rispetto a quanto scritto da Marsilio arriva anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha avuto la stessa comunicazione da Speranza per quanto riguarda la Toscana: «Ho appena parlato col ministro della salute Roberto Speranza che mi ha ufficialmente riferito che la Regione Toscana è entrata nella zona arancione, in quanto sono stati raggiunti i livelli che prevedono il passaggio a questa seconda fascia. Insieme alla Toscana vi sono altre regioni: il ministro prima di chiamarmi ha ovviamente parlato col presidente Giani. Credo che il nuovo regime restrittivo partirà da mercoledì».

Cinque nuove regioni zona arancione, cosa si potrà fare

Non si potrà uscire dai confini di Basilicata, Abruzzo, Umbria, Toscana e Liguria e non ci si potrà muovere tra comuni. Questa è senz’altro la misura più pesante. Si chiudono completamente i locali per la ristorazione: sarà consentito soltanto il cibo d’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio. Il primo ciclo scolastico resta in presenza, a meno che non ci saranno focolai all’interno degli istituti, mentre sarà attivata la didattica a distanza per tutte le scuole superiori.

Basilicata, Abruzzo, Umbria, Toscana e Liguria si vanno ad aggiungere a Puglia e Sicilia. Le zone rosse, al momento, restano Lombarda, Piemonte, Valle D’Aosta, Calabria e provincia autonoma di Bolzano. Ma potrebbe rientrare tra le zone rosse, a breve, anche la Campania.

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