Fondi, denunciato per discriminazione il ‘fasciolaziale’ sostenuto da Fratelli d’Italia alle ultime comunali

La storia di Christian D'Adamo, candidato nella lista di Giulio Mastrobattista sostenuta da Fratelli d'Italia, era già balzata agli onori di cronaca a fine agosto

19/10/2020 di Ilaria Roncone

Christian D’Adamo è stato denunciato per istigazione a delinquere per ragioni di discriminazione razziale etnica e religiosa insieme ad un’altra persona dalla Procura della Repubblica di Latina dopo un’inchiesta. Avendo indagato in rete dopo quanto accaduto prima delle amministrative a fine agosto – quando era emerso che l’uomo era candidato con Mastrobattista in una lista civica che si sarebbe presentata insieme al partito di Giorgia Meloni – sono emersi una serie di contenuti atti ad avvelenare i pozzi.

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Fondi, l’indagine che ha incastrato Christian D’Adamo

Il 32enne pizzaiolo è stato incastrato dagli inquirenti con conseguente sequestro di pc e smartphone che verranno ora analizzati dalla polizia postale. Oltre agli oggetti tecnologici gli sono stati requisiti anche un busto del duce e dei libri. Sulle piattaforme social abitualmente usate dall’accusato è emerso un meme con rappresentato un forno da cucina aperto e dentro delle banconote con la scritta “trappola per ebrei”. Le segnalazioni in merito sono state moltissime e da lì sono partite le indagini. Tra le tante immagini postate ce ne sono molte in cui fa il saluto romano, altre con simboli fascisti e neonazisti che lo hanno portato ad essere «associato agli ambienti ultrà di estrema destra della tifoseria calcistica SS Lazio». Anche su Twitter sono emersi, secondo la polizia, «aspetti xenofobi, fascisti, omofobi, antidemocratici, anticostituzionali ed antisemiti presenti sul medesimo profilo».

D’Adamo aveva preso tre voti

Già dopo le prime segnalazioni di Anpi si era scatenato il caos attorno al candidato della lista civica a sostegno di Fratelli d’Italia e il pizzaiolo vicino a Forza Nuova era stato allontanato – almeno di nome – dal candidato sindaco Giulio Mastrobattista: «Non conoscevo questa persona e quando abbiamo saputo abbiamo lanciato l’hashtag nessunovotid’adamo. Come ho invitato a non votare candidati a sindaco pregiudicati così invito a non votare chi ha simili profili social». Alle elezioni Mastrobattista è stato sconfitto e D’Adamo ha ricevuto appena tre voti.

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