Il ministro De Micheli si assume la responsabilità di riaprire la A26

26/11/2019 di Redazione

Nella giornata di ieri era arrivata la notizia della chiusura A26 verso Genova. Il tutto era stato stabilito da Autostrade, su sollecitazione della procura del capoluogo ligure che stava per acquisire informazioni e stava compiendo i rilievi del caso nell’ambito dell’inchiesta sullo stato delle arterie stradali nella regione. Secondo le tesi della procura, infatti, ci sarebbero state delle comunicazioni scorrette per quanto riguarda la tenuta dei viadotti, in modo particolare per il Pecetti e per il Fado. Tuttavia, la ministra Paola De Micheli si è assunta la responsabilità, questa mattina, al termine di una riunione con l’Aspi di riaprire il tratto autostradale.

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Non si tratterà di una riapertura completa in ogni caso: la A26 verso Genova e verso l’Alessandrino sarà riaperta limitatamente a una sola corsia per senso di marcia. Il traffico, insomma, sarà molto sostenuto e in quel tratto si creerà un effetto imbuto, ma la decisione del ministro va contro l’isolamento in cui sarebbe caduta Genova restando effettiva la chiusura di ieri.

L’Autorità portuale aveva affermato che in quelle condizioni, il porto di Genova sarebbe rimasto in funzione soltanto per un’altra settimana, mentre le autorità locali avevano lamentato pesanti ricadute economiche in un periodo cruciale dell’anno come quello pre-natalizio. Tuttavia, la decisione della Procura era stata presa per tutelare la sicurezza dei cittadini: se lo stato dei viadotti è quello critico di strutture ormai fatiscenti e se questa cosa è stata appurata, riaprire delle infrastrutture in queste condizioni, con una consapevolezza nuova del loro degrado, è senz’altro un rischio. Per questo motivo, la responsabilità che il ministro De Micheli si è assunta è molto seria.

FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO

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