«Ad Arcore ho subito violenze fisiche e psicologiche»

28/10/2019 di Enzo Boldi

Gli inviti, le cene e le barzellette. Poi le violenze psicologiche e anche fisiche. A raccontare la propria versione dei fatti dei famosi incontri nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi è Chiara Danese, una delle donne che denunciò cosa accadeva in quegli incontri che vennero definiti, dalla vulgata popolare, Bunga Bunga. La 27enne è tornata a parlarne oggi nell’aula di tribunale nel corso del processo Ruby-Ter, nel quale ha un ruolo da testimone-chiave nel procedimento che riguarda la corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza di cui è stato accusato il presidente di Forza Italia.

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«Ad Arcore subii violenza psicologica e fisica», ha detto Chiara Danese davanti davanti ai giudici della VII sezione penale del Tribunale di Milano. L’episodio di cui parla la 27enne risale alla sera del 22 agosto di nove anni fa, all’interno delle stanze della villa di Silvio Berlusconi. E proprio dalla figura del presidente di Forza Italia parte il racconto di quella serata.

«Una persona normale avrebbe tirato una sberla, ma in situazioni del genere non sai come comportarti. Io non sapevo chi fosse Berlusconi, mi avevano detto che si andava in un pub milanese dove c’erano persone importanti – ha dichiarato Chiara Danese ai giudici -. Quando io e Ambra Battilana facevamo le scale, lui ci portava con la mano». Parole che sono state accompagnate da un gesto che indicava come, secondo l’accusa della 27enne, Berlusconi le avesse toccato il fondoschiena.

Il racconto della cena di Arcore

In quella cena del 22 agosto del 2010, Chiara Danese racconta ai giudici (come già fatto in occasione degli altri due processi) di aver riconosciuto diversi volti noti femminili della televisione in quella serata tra le mura di Arcore, tra cui alcune che lavoravano a Colorado Cafè, la trasmissione comica di Italia1. E in quella serata arrivò la famosa barzelletta di Berlusconi sul Bunga Bunga, condita dalla statuetta di Priapo con cui alcune delle ospiti «simulavano col fallo un rapporto orale». Poi l’entrate in scena, secondo la testimonianza della 27enne, di Nicole Minetti che entrò nella sala principale vestita, fece uno spogliarello a mo’ di lap dance fino a rimanere nuda, solo con i sandali addosso: «Si avvicinò a Emilio Fede e Silvio Berlusconi e si fece baciare il seno».

Chiara Danese e i segni psicologici

Se per quel che riguarda le violenze fisiche Chiara Danese ha fatto riferimento alla molestia, per quel che riguarda gli aspetti psicologici è entrata molto più nel dettaglio, spiegando come quella sua denuncia l’abbia portata a esser etichettata come una ‘escort’ tra la gente. Definizioni che l’hanno portata a star male, con tanto di anoressia per cui è ancora oggi in cura.

(foto di copertina: ANSA/DANIELE MASCOLO)

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