Il discutibile ‘omaggio’ al Mondiale femminile di calcio di Charlie Hebdo

14/06/2019 di Enzo Boldi

La rivista Charlie Hebdo non è nuova alle sue estremizzazioni attraverso disegni e vignette scanzonate che giocano, spesso e volentieri, su quel limite tagliente tra la satira e il rischio di insulto. E, come da tradizione, anche il Mondiale femminile di calcio non è stato risparmiato da una copertina che ha fatto molto discutere in Francia. I transalpini, infatti, stanno ospitando l’ottava edizione della massima competizione per nazionali femminili, un evento preparato nei minimi dettagli per sdoganare tutti i luoghi comuni sul calcio in rosa e per far proseguire l’ascesa del movimento a livello internazionale.

Il riferimento della vignetta di Charlie Hebdo, firmata dal disegnatore Biche, è al quadro intitolato ‘L’origine del Mondo’, dipinto dal pittore Goustave Courbet di cui si è celebrato in bicentenario dalla sua nascita negli scorsi giorni (il 10 giugno). Nonostante le stimmate dell’omaggio all’artista francese, la vignetta pubblicata in copertina sul settimanale satirico non è piaciuta a molti e le reazioni sono state molto avverse sia tra l’opinione pubblica transalpina, sia nei ritiri delle varie Nazionali che stanno disputando il Mondiale Femminile di Calcio. Anche per quel «on va en bouffer pendant un mois» (Ce ne ciberemo per un mese) che accompagna il disegno.

 

La vignetta di Charlie Hebdo sul Mondiale Femminile

L’ex calciatrice francese, e icona del movimento transalpino, Laure Boulleau ha usato termini poco duri, pur spiegando che quel disegno sia stato inopportuno e poco divertente: «No, non posso dire che quella vignetta mi abbia fatto ridere. Ma questo non importa – spiega l’ex giocatrice nella sua dichiarazione riportata da La Repubblica – e, soprattutto, non mi sciocca più di tanto. Però, non ha fatto ridere me, ma potrebbe far sorridere tanti altri. È così che libertà di espressione continua ad avanzare».

In molti non l’hanno apprezzata

Dichiarazioni in linea con la difesa della satira per mezzo delle vignette. Più intransigente, invece, il giudizio della centrocampista statunitense Samantha Mewis che ha commentato la vignetta di Charlie Hebdo sul Mondiale Femminile così: «Non è il tipo di articolo che avremmo voluto vedere, ovviamente. Spero, però, che attraverso il nostro gioco le persone riescano a capire che quel che stiamo facendo è eccezionale e che meritiamo rispetto».

(foto di copertina: da prima pagina dell’ultimo numero di Charlie Hebdo)

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