La Siria denuncia: «Razzi e morti, la Turchia ha violato il cessate il fuoco»

18/10/2019 di Redazione

La tregua di 120 ore da parte della Turchia? Secondo l’osservatorio siriano per i diritti umani non è stata rispettata. Dopo l’annuncio di Mike Pence della serata di ieri, che è stato fatto in seguito alla riunione tra il vicepresidente Usa e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, era stato annunciato un cessate il fuoco di 120 ore (cinque giorni) per permettere all’esercito curdo dello YPG di ritirarsi e di stabilire un’area di sicurezza profonda 20 miglia all’interno del territorio siriano.

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Cessate il fuoco, la Turchia lo avrebbe violato

Tuttavia, secondo l’Osservatorio per i diritti umani in Siria, il cessate il fuoco non sarebbe stato rispettato: sulla città di Ras al-Ain, infatti, sarebbero caduti dei razzi turchi che avrebbero provocato, in base a quanto riportato dalla stessa fonte, la morte di cinque civili. Sarebbe una gravissima violazione dei termini della tregua negoziata nella serata di ieri ad Ankara.

«Nonostante l’intesa per fermare i combattimenti – scrivono su Twitter i portavoce dell’osservatorio siriano per i diritti dell’uomo -, attacchi aerei e dell’artiglieria continuano a colpire postazioni dei combattenti, zone in cui si trovano i civili e l’ospedale di Ras al-Ayn». In altre aree della Siria, invece, prevale la calma dopo l’accordo tra Stati Uniti e Turchia.

La portata della violazione del cessate il fuoco

La tregua prevista per le prossime 120 ore non è vantaggiosa di per sé per l’esercito curdo: quest’ultimo deve rinunciare alle sue armi pesanti e alle sue fortificazioni, oltre al fatto di arretrare di oltre 20 miglia all’interno del Paese per tutelare il confine con la Turchia. Ma che a questo si aggiungano anche violazioni del cessate il fuoco sembra davvero una punizione troppo pesante per chi, negli anni passati, ha aiutato la comunità internazionale intera a combattere contro l’Isis.

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