I centri sociali di Palermo minimizzano l’azione violenta contro Massimo Ursino

21/02/2018 di Redazione

I centri sociali di Palermo hanno mimizzato l’azione violenta condotta da sei persone contro Massimo Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova nel capoluogo siciliano. Secondo il portavoce dei centri sociali palermitani Anomalia e San Basilio, Giorgio Martinico, l’aggressione contro Ursino va derubricata a uno scherzo, un tentativo di ridicolizzare chi nelle settimane scorse ha organizzato ronde contro gli stranieri e fatta propaganda di stampo razzista e fascita.

I centri sociali di Palermo minimizzano l’azione violenta contro Massimiliano Ursino

Una minimizzazione della violenza piuttosto esplicita, tanto che il portavoce, durante la conferenza stampa, ha negato che si potesse trattare di un’aggressione vera e propria, basandosi sui video.

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Secondo Giorgio Martinico anche la prognosi di 20 giorni non è grave, tanto da ironizzare sul fatto di averne avuta una peggiore quando ha giocato a calcetto nei giorni scorsi. Parole sinceramente eccessive, visto che lo scherzo citato dal portavoce di Anomalia e San Basilio è stato decisamente pesante.

 

Sei persone vicini ad Anomalia sono ancora in questura, dove sono stati portati questa mattina dopo l’aggressione subita a Massiliano Ursino. Al momento non si ha ancora notizia di eventuali indagini.

 

In una intervista a Repubblica TV Giorgio Martinico ha annunciato la solidarietà alle persone legate ai centri sociali di Palermo al momento fermate per esser portate in questura, spiegando come sarà fornità assistenza legale nei loro confronti in caso fosse necessario. Il portavoce dei centri sociali di Palermo Anomalia ed ExCarcere ha rimarcato come sia valsa la pena difendere l’anima antifascista della città in merito all’azione violenta contro Massimo Ursino.

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