Il presidente della Consulta toglie ogni dubbio sul censimento rom: «Incostituzionale»

C’erano ancora dubbi? Il presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi è intervenuto a chiarirli completamente. «Qualunque discorso riguardi una collettività con una caratteristica comune e, soltanto per questa caratteristica comune, si pretende di differenziarla, pensando a trattamenti particolari, a me sembra che non sia compatibile con l’articolo 3 della Costituzione».

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Censimento rom incostituzionale, le parole di Giorgio Lattanzi

Il riferimento, esplicito, è al censimento dei rom proposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini qualche giorno fa e che aveva scatenato una marea di polemiche tra sostenitori dell’iniziativa e i tanti suoi oppositori. Le parole del presidente della Corte Costituzionale, a margine di un incontro in memoria di Eugenio Selvaggi all’auditorium del Palazzo di Giustizia di Napoli, non lasciano quindi spazio a interpretazioni.

Tanto più che il censimento delle popolazioni rom, così come era stato immaginato da Matteo Salvini, è stato già oggetto di una contestazione a livello legale. Il suo predecessore, nonché collega di partito Roberto Maroni, ne aveva proposto uno simile in passato che è stato oggetto di tantissimi ricorsi (e di relativi risarcimenti pagati dallo Stato). Ovviamente, bisogna fare attenzione ai termini utilizzati dal presidente Lattanzi che vanno molto al di là della semplice questione giuridica.

Censimento rom incostituzionale, l’articolo 3 della Costituzione

Le espressioni impiegate riguardano questioni di principio. Non viene utilizzato il termine ‘razza’, ma si utilizza una perifrasi altrettanto eloquente (‘collettività con caratteristica comune’) oltre al riferimento alle ‘etnie‘, si parla di ‘differenziazione’, tutte immagini che evocano un passato molto buio dal quale, nonostante l’avanzare dei tempi, siamo nuovamente costretti a difenderci.

«Tutti i discorsi che si fanno in modo generico – ha detto ancora Lattanzi – con riferimento a una etnia, visto che non si parla più di razze, anche se al di sotto c’è sempre un po’ quell’idea, difficilmente sono compatibili con l’articolo tre della Costituzione italiana».

Da questo punto di vista, quindi, è molto importante che il presidente della Corte Costituzionale si esprima in questi termini e stoppi sul nascere qualsiasi iniziativa discriminatoria come un censimento ai danni della popolazione rom. Ancora una volta, la nostra carta costituzionale ci salverà.

(FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI)

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