Il Cda di Twitter starebbe pensando ad una “pillola velenosa” per impedire a Musk di acquistare la società

Il Cda della società non gradisce l'offerta di acquisizione di Elon Musk, così trapela la volontà del primo di combattere l'offerta del secondo

15/04/2022 di Martina Maria Mancassola

Cda di Twitter contro Musk: secondo il New York Times, Twitter starebbe valutando una difesa da «pillola velenosa» per contrastare l’offerta pubblica di acquisto di Elon Musk, il quale ha offerto di acquistare il 100% di Twitter (54,2 dollari ad azione) con una valutazione di 43 miliardi di dollari. Il Consiglio ha deciso di resistere alla mossa del ricco imprenditore. 

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Cda di Twitter contro Musk: che cosa sta accadendo all’interno di Twitter

Il New York Times e The Information hanno fatto sapere nella giornata di ieri che il Cda di Twitter non sarebbe incline ad accettare l’offerta di Musk. Twitter, dal canto suo, rifiuta di commentare la notizia. Una persona vicina alla società ha rivelato a The Information che il tentativo di acquisizione di Musk è sgradito dal consiglio di amministrazione della società. Proprio per questo, il Cda – secondo due persone a conoscenza della situazione attuale che hanno parlato con i giornalisti del New York Times -, starebbe pensando ad una «pillola velenosa», cioè al metodo – chiamato così nelle strategie aziendali -, per impedire al ricchissimo imprenditore di spingere l’azienda a vendere. Quest’ultimo giornale ha anche aggiunto, e ve lo abbiamo raccontato, che il consiglio si riuniva proprio ieri per considerare l’offerta di Musk di acquisizione della società con una valutazione da 43 miliardi di dollari. Il metodo della «pillola velenosa», noto anche come piano per i diritti degli azionisti, viene impiegato per evitare acquisizioni ostili cercando di diluire la partecipazione di un acquirente creando più azioni sul mercato o permettendo ad altri attuali azionisti di acquistare più azioni con uno sconto, dando vita ad una «pillola» al fine di rendere un’eventuale acquisizione ostile finanziariamente più difficile da realizzare. Elon Musk è diventato il maggiore azionista di Twitter ad inizio aprile, quando ha acquistato azioni per il 9,2% dell’azienda, ma Vanguard Group risulta aver aumentato la sua partecipazione e ora sarebbe quest’ultimo il maggiore investitore con il 10,29%, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Musk ha dichiarato, poi, che se non fosse stato in grado di acquistare la società, avrebbe pensato di vendere le sue azioni della stessa. Ieri Twitter – società guidata dal CEO Pareg Agrawal -, dapprima ha dichiarato che «esaminerà con attenzione l’offerta di Elon Musk e risponderà nel “miglior interesse di tutti gli stockholder”», per poi descrivere l’offerta dell’imprenditore «non richiesta» e «non vincolante». Ricordiamo che Musk ha, qualche giorno fa, dichiarato: «ho investito in Twitter perché credo nel suo potenziale per essere la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo», in una lettera al presidente del consiglio di amministrazione di Twitter Bret Taylor. Che cosa accadrà ora?

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