Twitter ha detto che valuterà l’offerta di Elon Musk e che farà «il miglior interesse» degli investitori
La posizione del social network dopo l'ennesima bomba sganciata da Elon Musk
14/04/2022 di Gianmichele Laino
Il tweet che ha sollevato lo tsunami è composto da una frase semplice e da un link: «Ho fatto un’offerta». Elon Musk, il fondatore di Tesla, ha dato in questo modo seguito alle polemiche che ci sono state in questa settimana in merito al suo ingresso – in primis – tra i principali azionisti di Twitter con una quota pari al 9,1% e poi alla decisione – in secundis – di non entrare a far parte del board della società. Adesso, a quanto pare, ha presentato alla SEC una formale proposta di acquisto del 100% delle azioni di Twitter, per un valore complessivo di 43 miliardi di dollari. La notizia che arriva a supporto di questo vero e proprio scoop è, tuttavia, la risposta di Twitter, la società guidata dal CEO Pareg Agrawal (che ha recentemente preso il posto del fondatore Jack Dorsey): «Twitter esaminerà con attenzione l’offerta di Elon Musk e risponderà nel “miglior interesse di tutti gli stockholder”».
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Twitter risponde a Musk: «Valuteremo nell’interesse degli investitori»
La prima notizia è che, in questa risposta, non ci sono posizioni nette, come potrebbe far pensare quella che – a chi ha occhio per queste situazioni – poteva anche sembrare una semplice provocazione in seguito agli evidenti (a questo punto) dissensi con il board di Twitter, che hanno impedito a Elon Musk di sedersi al tavolo che conta nonostante la sua importante quota di partecipazione azionaria. Twitter avrebbe potuto rispedire al mittente la proposta, continuando a gestire i propri affari come ha fatto fino a questo momento. Tuttavia, l’azienda non lo ha fatto e non è detto che questa proposta non venga davvero, a questo punto, presa in considerazione.
Quella che poteva sembrare una boutade, con la risposta data da Twitter si sta trasformando in una delle più clamorose – potenzialmente – operazioni che fino a questo momento hanno investito i giganti di Big Tech.