Perché la «Caverna di Socrate» citata da Savona non è un errore

14/06/2019 di Enzo Boldi

Il primo discorso di Paolo Savona ai mercati finanziari, nelle vesti di presidente dell Consob, ha portato dietro di sé diverse polemiche social. Non tanto per le sue parole su Pil, crescita e debito pubblico, ma per aver fatto una citazione reputata errata. Nel testo scritto del suo discorso, infatti, si parla del «mito della Caverna di Socrate». In molti hanno attaccato l’ex ministro degli affari UE sottolineando come tutto fosse un errore da matita blu, ma la realtà storico-filosofica viene in soccorso di Savona.

«È come se l’Italia fosse collocata dentro la Caverna di Socrate dove le luci fioche della conoscenza che in essa penetrano proiettano sulle pareti un’immagine distorta della realtà – c’era scritto nel testo del discorso di Paolo Savona -. Per giunta, in presenza di un continuo vociare a senso unico che stordisce». Poi il presidente della Consob prosegue con la sua metafora dando ai vertici della politica lo sprone per abbassare i toni e riaccendere la fiducia, perché non esistono vincoli oggettivi e insuperabili per la nostra crescita.

La Caverna di Socrate citata da Savona non è una gaffe

Come detto, oltre ad alcuni giudizi considerati troppo ottimistici, l’attenzione dei social si è spostata sulla citazione della Caverna di Socrate. Tutti, o almeno i molti italiani che hanno frequentato licei Classici o Scientifici, sanno bene che quel mito è stato raccontato da Platone nel settimo libro della sua opera ‘La Repubblica’. Quindi la mobilitazione contro Savona sembrerebbe giustificata. Però, e questo è il vulnus della questione, occorre ricordare i due ruoli e quel che ci hanno lasciato i due filosofi ellenici.

A parlare era il maestro. A scrivere l’allievo

Socrate, infatti, non ha lasciato testi scritti per testimoniare le sue idee filosofiche. Tutto quello che sappiamo di lui, infatti, è stato tramandato attraverso le opere dei suoi allievi. Tra di loro c’era proprio Platone. Nei suoi scritti – e La Repubblica è tra questi – Platone non parla mai in prima persona e, spesso e volentieri, lui riporta le parole e gli insegnamenti del suo maestro Socrate. Come nel caso del mito della Caverna. Insomma, questa pagina di filosofia è stata sì scritta da Platone, ma a parlare era Socrate. Quindi le parole di Savona non possono essere considerate un errore. Tra l’altro, c’è una differenza tra quanto detto e quanto scritto: davanti alla platea, infatti, il presidente della Consob ha detto espressamente: «la Caverna di Socrate o di Platone».

(foto di copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

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