Il Catechismo 4.0, secondo Papa Francesco

In un mondo sempre più digitale, le nuove generazioni hanno bisogno di un metodo innovativo di comunicazione per recepire i messaggi. Anche quelli di fede

24/01/2024 di Redazione Giornalettismo

Ci sono messaggi che non possono arrivare alle nuove generazioni attraverso strumenti desueti e tradizionali. Lo sa bene Papa Francesco che in più occasioni si è rivolto ai giovani utilizzando metafore dei comportamenti che contraddistinguono le loro vite quotidiane. Riferimenti all’utilizzo (a volte abuso) delle piattaforme di social newtwork, ma anche all’uso di smartphone. La società perennemente connessa e il futuro – rappresentato dallo sviluppo di sistemi e strumenti di intelligenza artificiale – dell’umanità passa inevitabilmente dalle nuove tecnologie. Per questo motivo, il Pontefice si è rivolto a chi rappresenta il domani parlando di un catechismo 4.0.

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Nella “Lettera di Papa Francesco ai giovani” che introduce la nuova edizione (curata da Edizioni San Paolo) di “Youcat. Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani“, il Pontefice utilizza un gergo molto comune alle nuove generazioni. Parla di password e di connessione, come due strumenti legati a doppio filo per non perdere il contatto con la fede cattolica. E in questa testimonianza – come riportato dall’Osservatore Romano -, viene citato Sant’Alberto Hurtado e il suo discorso ai giovani cileni: «Cosa farebbe Cristo al mio posto?». Un interrogativo che, secondo il santo, dovrebbe accompagnare ogni nostra decisione quotidiana.

Catechismo 4.0 di Papa Francesco, la lettera ai giovani

Proprio partendo da questa domanda, Papa Francesco introduce la nuova versione della catechesi rivolta ai più giovani, il Catechismo 4.0. Riportiamo, di seguito, un passaggio di questa lettera pubblicata come introduzione alla nuova edizione di Youcat, pubblicata oggi, mercoledì 24 gennaio 2024:

«“Cosa farebbe Cristo al mio posto?”. Questa è la password. Questa è la carica per accendere il nostro cuore, accendere la fede e la scintilla nei nostri occhi. Che non vada via. Questo è essere protagonisti della storia. Occhi scintillanti perché abbiamo scoperto che Gesù è fonte di vita e di gioia. “Cosa farebbe Cristo al mio posto?”. Ecco la password per una vita veramente “viva” e gioiosa: guardare e giudicare ciò che ci capita e le decisioni che siamo chiamati a prendere con gli stessi occhi, con gli stessi sentimenti, con la stessa postura che Gesù ha incarnato. A tale scopo, nulla come lo studio di questo catechismo, insieme con la lettura assidua delle pagine del Vangelo e una pratica giornaliera di preghiera, ci è più fruttuoso. Leggere il Vangelo, pregare con assiduità e studiare con entusiasmo questo catechismo ci aiutano a “trasferire” nel nostro cuore e nella nostra mente gli occhi di Gesù, i sentimenti di Gesù, gli atteggiamenti di Gesù, rendendoci sempre più capaci non solo di rispondere alla domanda “Cosa farebbe Cristo al mio posto?”, ma di decidere e di agire secondo quella risposta. È un po’ la stessa cosa che accade quando facciamo il “download” di un programma sul pC o sul cellulare. A operazione conclusa, sarà sufficiente attivare l’icona giusta e si è pronti per quel che si desidera mettere all’opera». 

Connessione, password e download. Tra concetti che sono molto cari al quotidiano di tutti i giovani di oggi, sempre alle prese con dispositivi per navigare in rete, relazionarsi in rete, informarsi in rete e trovare risposte in rete. Un principio, quello del Catechismo 4.0 di Papa Francesco, che si risponde alla necessità di diffondere il messaggio fideistico in tutto il mondo. Senza confini, anche attraverso il web.

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