Casteldaccia, dopo la tragedia arrivano le rivendicazioni dei politici
05/11/2018 di Enzo Boldi
La colpa della tragedia di Casteldaccia? Sempre di quelli che c’erano prima. All’indomani della tragedia in Sicilia che ha portato alla morte di nove persone – tra cui tre bambini – è partita la solita battaglia alla ricerca delle responsabilità di chi poteva agire prevenendo e, invece, non lo ha fatto. Uno sport tipicamente italiano a cui hanno deciso di prender parte anche Luigi Di Maio e il governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci.
Ci sono dei casi, delle tragedie che hanno distrutto due intere famiglie, in cui parlare è argento, ma rimanere in silenzio sarebbe oro. Uno di questi è sicuramente la tragedia che ha colpito la scorsa notte Casteldaccia, piccolo comune in provincia di Palermo, che oggi piange nove morti a causa dell’esondazione del fiumiciattolo Milicia che ha invaso le strade del paese abbattendosi contro una villetta – poi rivelatasi abusiva – lasciando senza scampo anche tre bambini.
Casteldaccia piange i morti e Di Maio ride sul fatto che le opposizioni abbiano scoperto l’abusivismo
Ma questo non basta per rimanere in silenzio. Questa mattina, intervenuto a Radio Radicale, Luigi Di Maio – con toni da campagna elettorale – ha reso passerella questa tragedia per lanciare improperi da piazza contro chi ha governato in Sicilia negli ultimi anni: «Le amministrazioni di centrosinistra e centrodestra cosa hanno fatto e dove erano negli ultimi 10 anni? Mi fa ridere che adesso hanno scoperto l’abusivismo. Consiglierei a questi avvoltoi di aggirarsi sulle carcasse dei loro partiti piuttosto che sui corpi dei siciliani che sono morti e vanno rispettati». Di Maio ha poi rincarato la dose: «Adesso hanno scoperto l’abusivismo edilizio dopo che hanno governato per 20 anni ed hanno trasformato i consorzi di bonifica in carrozzoni politici. Mi fanno ridere che adesso sostengono che quella casa andava abbattuta. Quella villetta andava abbattuta 10 anni fa».
Nello Musumeci e la «ricreazione finita»
La cronaca racconta che su quest’ultima parte il leader politico del Movimento 5 Stelle ha ragione: quella villetta andava abbattuta da circa dieci anni, ma un ricorso al Tar ha bloccato tutto. Fino alla tragedia di ieri. Ma ha senso parlare di centrodestra e centrosinistra in occasioni simili? Un concetto che sembra essere oscuro anche al governatore della regione Sicilia Nello Musumeci che – in un’intervista al Corriere della Sera – ha alzato i toni del confronto politico in una tragedia di cui la politica è sicuramente responsabile, ma che ora dovrebbe tacere e mettersi solamente al lavoro per compensare quanto non fatto. «Sono decenni che gli alvei dei fiumi dei torrenti non vengono puliti – ha detto Musumeci -. Chi doveva farlo non lo ha fatto con l’aggravante di avere tollerato che proprio nei pressi o sugli alvei di quei fiumi i privati costruissero le case di villeggiatur». Poi il proclama elettorale alla Di Maio: «non ci limiteremo a disporre gli interventi di risanamento mancati per decenni, ma ci impegneremo ad individuare anche le responsabilità. La ricreazione è finita».
(foto di copertina: ANSA/RUGGERO FARKAS)