Ma Salvini che cita Cassese sullo «stato d’emergenza che non si può prorogare» sa cosa diceva il giudice sui suoi decreti sicurezza?

29/07/2020 di Redazione

Da qualche tempo, la Lega ha un nuovo punto di riferimento all’interno del diritto costituzionale. Si tratta del giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese che, in passato, aveva portato avanti diverse battaglie di stampo progressista e che, in quest’ultimo periodo, si è molto avvicinato alle posizioni di Matteo Salvini legate alla gestione dell’emergenza sanitaria, tanto da partecipare anche al convegno in Senato che è stato organizzato da Vittorio Sgarbi e da Armando Siri sull’epidemia di coronavirus in Italia e su come quest’ultima è stata fronteggiata.

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Sabino Cassese su stato d’emergenza, Salvini lo cita come modello

Matteo Salvini ha utilizzato una card con citazione del giudice emerito della Consulta anche per quanto riguarda la proroga dello stato d’emergenza chiesta dal presidente del Consiglio al Senato, che è stata approvata da Palazzo Madama nella giornata di ieri, con 157 voti a favore. Secondo Sabino Cassese, tuttavia, il fatto di aver prolungato lo stato d’emergenza non trova alcuna giustificazione. 

La tesi di Sabino Cassese infatti è la seguente: «Dal momento che non ci troviamo in una condizione di emergenza, non si può prorogare lo stato d’emergenza stesso. È bene tornare a una ordinata normalità». Un concetto che il giudice costituzionale ha formulato più volte in questi ultimi giorni e che questa mattina, visto il dibattito politico di queste ore, è stata ripresa sugli account social di Matteo Salvini.

Quando Sabino Cassese parlava dei decreti sicurezza

Che dimostra, ancora di una volta, di fare una selezione delle affermazioni pronunciate dalle persone che, di volta in volta, utilizza per la sua campagna politica sui social network. Il leader della Lega, infatti, non poteva citare il pensiero di Sabino Cassese, ad esempio, sui suoi decreti sicurezza. Lo scorso anno, in un’intervista a Left, il giudice emerito della Corte Costituzionale aveva detto che le due leggi sulla sicurezza fortemente volute da Matteo Salvini erano sproporzionate rispetto alla situazione in Italia al momento della promulgazione delle leggi di cui sopra. Insomma, una teoria piuttosto simile a quella sul prolungamento dello stato d’emergenza. «La legge – diceva Cassese – risponde più ai bisogni elettorali della Lega che ai bisogni sociali».

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