La Cassazione toglie la bimba ai genitori anziani perché «incapaci di comprendere i bisogni»

14/02/2018 di Redazione

. La Corte di Cassazione (confermando la sentenza emessa dalla Corte di appello di Torino nel 2017 nel processo di secondo grado-bis) ha confermato l’adottabilità della bimba nata da una coppia di genitori anziani di Casale Monferrato (Alessandria) ritenendoli incapaci «di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e pratici» della bimba, e risultando il padre «totalmente dipendente» dai desideri della moglie «chiusa in un processo narcisistico».

Cassazione, sì all’adottabilità della bimba nata da genitori anziani di Casale Monferrato

Con il verdetto depositato oggi la Suprema Corte sottolinea che padre e madre pur non presentando «caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica» e pur avendo collaborato con le «indicazioni» dei servizi sociali, hanno riportato «valutazioni tecniche», emerse nei giudizi di merito, «univocamente negative in ordine all’idoneità genitoriale». Gli ermellini aggiungono inoltre che la valutazione della vicenda, e la decisione finale di dichiarare l’adottabilità della bimba, non è stata centrata «esclusivamente» sull’episodio di abbandono in auto della piccola per qualche minuto, né solo sull’età di padre e madre, dal momento che le indagini svolte si sono arricchite di «numerosi ulteriori elementi». Ad avviso della Corte di Cassazione la «complessiva valorizzazione e valutazione» di tutti gli elementi raccolti nei processi di merito costituisce un nucleo «incensurabile». Per la complessità della vicenda, la Suprema Corte ha compensato le spese di giudizio tra i genitori «anziani» e il tutore provvisorio della bimba.

I genitori anziani di Casale Monferrato sono Luigi Deambrosis, di 76 anni, e Gabriella Carsano, 64 anni. La piccola fu allontanata dalla famiglia poche settimane dopo la sua nascita. Nata nel 2010, la bimba fu allontanata dal tribunale dopo una denuncia per presunto abbandono da parte dei vicini di casa, rivelatasi poi infondata. Luigi e Gabriella sono stati in seguito battezzati dalla stampa come ‘genitori nonni’ per la loro età avanzata. A sostegno dei genitori di Mirabello Monferrato (a pochi chilometri da Casale Monferrato) era stata creata, tempo fa, la pagina Facebook ‘Ridate la figlia alla famiglia Deambrosis’. Il sindaco Mauro Gioanola aveva anche promosso, con altri comuni della zona, una petizione con raccolta firme consegnata all’avvocato romano Adriana Boscagli, che segue la coppia, per farla arrivare alla Cassazione. «Non ci arrenderemo – ha spiegato Boscagli dopo il verdetto della Suprema Corte – dobbiamo studiare bene le motivazioni della sentenza, perché è una situazione estremamente delicata. Valuteremo se rivolgerci alla Corte di Giustizia europea». «I genitori sono forti e sani – ha poi aggiunto – e sono pieni d’amore nei confronti della figlia. Di sicuro non si arrenderanno».

(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / DI MARCO)

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