Caso Whirlpool: l’azienda boccia il decreto del Governo

Torna a essere spinoso, per l’Italia e per il Governo, il caso Whirlpool napoletano, con l’azienda che sottolinea come le misure messe in campo dal Governo e dal ministro del Lavoro Di Maio,  per evitare la chiusura degli stabilimenti (e i seguenti licenziamenti) non sarebbero sufficienti per la tenuta dell’azienda nel territorio partenopeo. All’interno del decreto “salvo intese”, il governo aveva infatti stanziato 10 milioni per il 2019 e 6,9 milioni per il 2020 da destinare a Whirlpool per salvare l’impianto napoletano con 412 dipendenti. Le risorse sarebbero servite a finanziare la decontribuzione per i contratti di solidarietà per realizzare il progetto di riconversione. Ora arriva lo stop dell’azienda americana con una nota ufficiale.

«Le misure contenute nel decreto lavoro sono insufficienti a garantire la profittabilità dello stabilimento di Napoli nel lungo periodo e la competitività di Whirlpool nella Regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)» sottolinea l’azienda con riferimento alla prevista pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge che contiene disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali.«I 16,9 milioni di euro previsti dal testo del decreto legge per il biennio 2019-2020 – aggiunge la Whirpool – sono calcolati considerando la messa in solidarietà al 60% della quasi totalità dei 5.500 dipendenti di Whirlpool in Italia: questa non è un’opzione in quanto non in linea con il piano industriale 2019-2021».

Secondo l’azienda inoltre, gli interventi non rappresenterebbero un intervento a lungo termine efficace: «Il potenziale beneficio sarebbe distribuito su tutti i siti italiani e non rappresenterebbe un intervento strutturale per il futuro a lungo termine di Napoli, soprattutto se comparato agli sforzi e agli investimenti pari a circa 100 milioni di euro messi in campo dall’azienda negli ultimi anni”. L’azienda ha sempre confermato la volontà di voler garantire la continuità industriale dello stabilimento e i massimi livelli occupazionali al fine di dare un futuro sostenibile ai colleghi di Napoli: si ribadisce che l’unica soluzione percorribile è dare una nuova missione produttiva al sito. Whirlpool EMEA è pronta a presentare nel dettaglio la nuova missione industriale per lo stabilimento di Napoli e per i suoi 410 dipendenti» conclude la nota dell’azienda americana. Dichiarazioni che gettano ombre sul destino dei lavoratori e rappresentano una nuova incognita per Di Maio, proprio nei giorni delicati della formazione del probabile governo giallorosso.

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