Caso Suarez, il colonnello Sarri chiarisce la situazione della Juventus

Il colonnello della Guardi di finanza di Perugia Sarri chiarisce la situazione della Juventus

22/09/2020 di Ilaria Roncone

Emergono nuovi dettagli sul caso Suarez, l’indagine che coinvolge il giocatore di calcio Luis Suarez in una brutta storia di truffa per ottenere la certificazione B1 in italiano e, di conseguenza, la cittadinanza. Il tenente colonnello Sarri – che con l’ex allenatore della Juventus non ha niente a che vedere ma il cui cognome fa sicuramente sorridere in questo ambito – ha spiegato a che punto la Guardia di finanza di Perugia è arrivata per accertare la questione certificato B1 Suarez.

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Sarri su caso Suarez e Juve: «Interesse per l’università e per la squadra»

Il tenente colonnello della Guardia di finanza di Perugia parla senza mezzi termini: «La Juventus ha contattato l’università. L’ateneo cercava prestigio». Si parla di «gestione amministrativa poco chiara» con «la Juventus che si era rivolta all’università per stranieri perché aveva interesse ad acquistare Suarez ma non poteva prendere un altro extracomunitario (Luis Suarez è uruguaiano n.d.A.)». Suarez avrebbe avuto l’opportunità di ottenere la cittadinanza in quanto sua moglie – Sofia Balbi – è di orgini friulane.

«L’università era affascinata da un candidato tanto illustre»

Stando a quanto riporta Sarri «i vertici dell’università di Perugia erano affascinati dalla possibilità di avere un candidato tanto illustre e di possibili rapporto con la Juventus». Da lì l’università ha cominciato a fare un corso al candidato rendendosi però subito conto che Suarez «non spiccicava una parola in italiano. Hanno fatto in modo che il corso fosse incentrato unicamente sulle prove finali». Questo si può configurare come reato poiché «rivelazione di segreto d’ufficio in quanto la prova finale è a sorpresa proprio per valutare il livello di conoscenza della lingua italiana».

Suarez «ha beneficiato di condotte illecite di altri»

Tutto ciò per dire che Suarez sapeva già quali sarebbero state le domande e «gli hanno fatto imparare a memoria quello che poi gli avrebbero chiesto durante l’esame». Sarri ha parlato anche delle intercettazioni e dei commenti «vabbè, guadagna 10 milioni l’anno e non possiamo non dargli il B1». Il giornalista di Radio Capital che ha raggiunto il colonnello Sarri per intervistarlo gli chiede apertamente se Suarez fosse o meno al corrente della cosa: «Diciamo che Suarez, penso sia un ragazzo sveglio, capisce che poi è agevolato dall’esame. Diciamo che ha beneficiato di condotte illecite di altre persone».

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