Caso Skripal. Perché la Nuova Zelanda non ha espulso funzionari russi? Semplice, non li ha

27/03/2018 di Redazione

Lunedì 26 marzo gli Stati Uniti hanno guidato un’ondata di espulsioni di diplomatici russi nel caso legato all’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia Yulia a Salisbury, nel Regno Unito.

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A Washington si sono aggiunti 14 Paesi dell’UE, inclusa l’Italia, il Canada e l’Australia. All’appello in favore di Londra non manca più nessuno, solo non si vede la Nuova Zelanda. Perché? A sentire le parole della premier Jacinda Ardern la motivazione è abbastanza chiara, non si sono trovate personalità russe da espellere: “Le persone che stanno venendo espulse sono, per la maggior parte, ufficiali dell’intelligence non dichiarati. Abbiamo fatto un controllo in Nuova Zelanda. Non abbiamo ufficiali russi non dichiarati dell’intelligence qui. Se ci fossero, li espelleremmo “.

Wellington ha comunque preso altre misure per esprimere il suo disappunto nei confronti di Mosca. Ha convocato l’ambasciatore e si è detta pronta a valutare altri tipi di sanzioni. Fatto sta che i cittadini e i diplomatici russi che vivono in Nuova Zelanda, al momento, possono ritenersi tranquilli.

(Credits foto: Ansa)

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