Caso Skripal: Stati Uniti e 14 Paesi dell’UE espellono decine di diplomatici russi
26/03/2018 di Matteo Garavoglia
L’ombra lunga dell’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal si allunga sulla Russia e fa scattare un boicottaggio generale su Mosca da parte di buona parte delle potenze mondiali schierate in sostegno al Regno Unito.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di espellere 60 ufficiali dell’intelligence del Cremlino (48 impiegati dell’ambasciata a Washington e 12 inviati alle Nazioni Unite) e, allo stesso tempo, di chiudere il consolato a Seattle. Gli espulsi avranno sette giorni per lasciare gli Stati Uniti.
Si sono mossi anche l’Italia e altri 13 Paesi dell’UE. Roma ha deciso di allontanare due diplomatici russi:
A seguito delle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo del 22 e 23 marzo scorso, in segno di solidarietà con il Regno Unito e in coordinamento con partner europei e alleati Nato il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha notificato oggi la decisione di espellere dal territorio italiano entro una settimana due funzionari dell’ambasciata della Federazione Russa a Roma accreditati in lista diplomatica
Tra i Paesi che hanno varato la linea dura nei confronti di Mosca ci sono la Germania, Francia e Polonia.
Today 14 EU Member States decided to expel Russian diplomats as direct follow-up to #EUCO discussion last week on #SalisburyAttack. Additional measures including further expulsions are not excluded in coming days, weeks.
— Donald Tusk (@eucopresident) 26 marzo 2018
La reazione di Vladimir Putin non si è fatta attendere e ha promesso che ci sarà presto una contro-reazione.