I Cinque Stelle pronti ad appoggiare Salvini per la riapertura delle case chiuse

01/03/2019 di Enzo Boldi

Case chiuse a Cinque Stelle. Dopo l’idea rilanciata giovedì pomeriggio da Matteo Salvini sulla regolamentazione della prostituzione e il ritorno alle case di appuntamento per togliere le donne dalle strade, anche gli alleati di governo del leader della Lega aprono le porte all’ipotesi di una nuova legge. O, almeno, si potrebbe aprire una discussione – con tanto di consultazione della base sulla piattaforma Rousseau – per affrontare un punto che non è previsto nel contratto di governo ma che, evidentemente, è d’interesse comune alle due anime della maggioranza.

Come riporta Il Messaggero, sono molti i parlamentari grillini a esser pronti ad aprire un tavolo di dialogo con la Lega per capire gli estremi per un accordo su una una nuova iniziativa legislativa. L’attuale presidente della Commissione Politiche Ue della Camera Sergio Battelli ha ricordato che il tema era già stato posto all’attenzione degli iscritti tre anni fa. Sulla regolamentazione della prostituzione «si è già espressa la base M5S nel 2016 su Rousseau, votando la proposta di legge sulla regolamentazione della prostituzione, portata poi in Parlamento da Fabiana Dadone».

Il M5S apre alle case chiuse, ma solo dopo una discussione

Lui si dice d’accordo alla riapertura delle case chiuse, spiegando come l’obiettivo finale debba essere quello di mettere fine alla tratta di esseri umani al fine della prostituzione femminile e maschile, garantendo «che le/i sex workers siano veramente liberi». Un pensiero che sembra essere condiviso da un altro dei grillini della prima ora, il sottosegretario M5S all’Interno Carlo Sibilia che sottolinea come «aprire la discussione non farebbe assolutamente male».

Il ddl con l’abrogazione dei primi due articoli della Legge Merlin

Le Lega è tornata a portare in auge la questione della riapertura delle case chiuse lo scorso 7 febbraio, con un ddl presentato a Palazzo Madama dal senatore del Carroccio Gianfranco Rufa. Nel testo consegnato si abrogano i primi due articoli della Legge Merlin: « È vietato l’esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all’amministrazione di autorità italiane» e «Le case, i quartieri e qualsiasi altro luogo chiuso, dove si esercita la prostituzione, dichiarati locali di meretricio a sensi dell’art. 190 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e delle successive modificazioni, dovranno essere chiusi entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge». Qualora il ddl dell Lega fosse ritenuto adeguato, si riaprirebbero le case chiuse.

(foto di copertina: archivio Ansa)

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