Salvini e Meloni condividono la bufala sovranista sulla procedura di infrazione per le «poche case ai rom»

A volte sarebbe meglio guardare qualche telegiornale per essere aggiornati e verificare le notizie che ci vengono riportate, piuttosto che mettersi davanti alla televisione per guardare Peppa Pig. Nulla contro il famoso cartone animato tanto amato dai bambini, ma dopo le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini contro l’informazione televisiva (e non solo) ci si aspetterebbe che le notizie condivise sui suoi profili social siano verificate e veritiere. E, invece, come spesso capita, sia il ministro dell’Interno sia Giorgia Meloni pubblicano sulle proprie bacheche alcune informazioni false. L’ultima bufala condivisa in tandem riguarda una procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea nei confronti della Regione Lazio per le poche case ai rom.

Tutto nasce da una dichiarazione dell’Assessore alla Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio Alessandra Sartore che mercoledì, durante il Consiglio Regionale, ha parlato di una vecchia richiesta di approfondimenti fatta dalla Commissione Europea per verificare che non ci sia stata discriminazione nella concessione degli alloggi popolari. Una vicenda chiusa da tempo e che non ha portato ad alcuna contestazione formale da parte dell’Unione Europea, tantomeno a una multa o procedura di infrazione. Ma sono bastate queste parole, riportate male alle orecchie di Salvini, Meloni e dei loro spin doctor sui social, per scatenare il solito teatrino fatto di commenti razzisti e propaganda pagata con l’odio.

 

La fake news della procedura Ue per le «poche case ai rom»

L’Unione Europea, invece, non si è proprio esposta su questo tema, se non per un vecchio approfondimento richiesto addirittura nel 2012 per valutare i criteri di applicazione della normativa sugli alloggi popolari che risale, addirittura al 1999. Una verifica che si è conclusa ben tre anni fa, come ricordato dalla stessa Commissione Europea che si è trovata a dover smentire questa bufala sovranista sulle case ai rom.

 

«A proposito dell’apertura di una procedura di infrazione nei confronti della Regione Lazio sulle case ai Rom da parte della Commissione europea, precisiamo che al momento non esiste niente del genere. Nel 2012 è stato effettuato un Pilot, cioè un dialogo informale tra la Commissione e l’Italia con l’obiettivo di verificare, per tutte le regioni d’Italia, la conformità alla legislazione europea delle norme relative all’accesso della popolazione Rom agli alloggi di edilizia residenziale pubblica – si legge nella nota rilasciata nella serata di mercoledì da parte della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea -. Tale condizione di pre-infrazione ha riguardato la legge regionale 12/1999 che disciplina le funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica ed è stata conclusa nel gennaio 2016 e da quel momento la Commissione non ha espresso pareri nel senso di un’apertura formale di una procedura di infrazione».

Salvini e Meloni scatenano l’odio su Twitter e Facebook

Tutto fumo e niente arrosto. Ma se Matteo Salvini si è tenuto, più furbescamente, in poche parole solamente lanciando il sasso, Giorgia Meloni ha insistito rilasciando anche una dichiarazione ripresa da ‘La voce del patriota’ e poi ricondivisa dalla stessa leader di Fratelli d’Italia sui social.

 

Lo zoo social: dal maiale Peppa Pig alle bufale (sovraniste)

Su una cosa ha ragione Giorgia Meloni: siamo alla follia. Come al solito, infatti, si va avanti condividendo notizie senza verificarne la liceità e correttezza. Soprattutto quando sono informazioni che possono portare acqua al proprio mulino, come la delicata vicenda delle case ai rom, come segnalato anche dal giornalista David Parenzo.

 

La leader di Fratelli d’Italia, così come Matteo Salvini, sono oltretutto giornalisti. Ma forse entrambi preferiscono guardare Peppa Pig mentre gli italiani si fomentano a suon di bufale.

(foto di copertina: Antonio Melita/Pacific Press via ZUMA Wire + ANSA/MARIANO FAENZA)

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