CasaPound annuncia di voler fare guerra alla Libia
09/02/2018 di Andrea Mollica
CasaPound ha presentato il suo programma elettorale in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Simone Di Stefano, il vicepresidente del movimento di estrema destra e capo politico/candidato alla presidenza del Consiglio, ha dichiarato di voler portare l’esercito italiano in Libia per fermare i migranti e ricostituire uno Stato sovrano al posto dell’anarchia.
CasaPound annuncia di voler fare guerra alla Libia
CasaPound ha spesso , sui social media, ipotizzato una soluzione del genere ma per la prima volta ha ufficializzato questa posizione assurda in una occasione ufficiale come la conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Ecco come il giornalista Alfonso Raimo della Dire ha sintetizzato le dichiarazioni del candidato presidente del Consiglio di CasaPound da un lancio pubblicato sul suo profilo Facebook.
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«Fermare l’immigrazione perche’ e’ una questione di sovranita’. Noi con la sovranità possiamo fare quello che ci pare”, dice il leader di CasaPound Simone Di Stefano in conferenza stampa alla Camera. E aggiunge: “Andrebbe fatto presto e unilateralmente un intervento in Libia. Lì c’è l’anarchia e va fermata. Dobbiamo intervenire con il nostro esercito e rimettere in piedi uno stato sovrano e impiantare le nostre aziende”, aggiunge il “fascista del terzo millennio”. Di Stefano sottolinea che “dobbiamo creare lì quel mondo dove dobbiamo rimpatriare tutte le persone che si trovano in Italia e che non hanno titolo per stare qui. Dobbiamo creare un posto dove poterli rimpatriare. La manodopera per i lavori in Libia, perche’ sembra che stranamente in Africa manchi tutto, saranno quei ragazzoni che oggi sono parcheggiati nei centri di accoglienza. Gli mettiamo una pala in mano”, assicura il leader di CasaPound»,riporta Raimo .
Le dichiarazioni di Simone Di Stefano sono così fuori dalla realtà che non si sa da dove partire per commentarle. Sostanzialmente il leader di CasaPound propone un intervento di regime change paragonabile alla guerra mossa dagli Stati Uniti e dalla coalizione dei volentorosi all’Iraq. Intervento bellico fallimentare, ma CasaPound sembra pensare di poter stabilizzare la Libia con un esercito incomparabilmente meno forte di quello americano e dei suoi alleati, a un costo umano ed economico potenzialmente infinito. Quanti soldati italiani moriranno in Libia? Quante tasse dovranno essere aumentate per finanziare una simile spesa aggiuntiva nel nostro bilancio? E tutto questo per fermare un flusso di qualche decina di migliaia di migranti che costa molto ma molto meno gestire in Italia? Sovranità sembra proprio fare rima con stupidità in questo caso, e si nota come la concorrenza nell’estrema destra tra Forza Nuova e CasaPound ormai sia diventata un continuo superamento della soglia del ridicolo.