CasaPound e Forza Nuova, insieme, non raggiungono il mezzo punto percentuale

27/05/2019 di Enzo Boldi

Negli ultimi mesi, grazie a gesti eclatanti il loro nome è salito agli onori (chiamiamoli così) della cronaca: CasaPound e Forza Nuova sono arrivate alla prova delle urne delle elezioni europee rinfrancate dall’appoggio di alcuni cittadini nel corso di manifestazioni pubbliche. Poi, però, nel segreto del seggio elettorale, i risultati sono stati ben diversi rispetto al tam tam mediatico che le loro gesta hanno provocato. Sommando i due risultati (seppur parziali, ma molto indicativi) i due movimenti dell’ultradestra italiana non raggiungono neanche il mezzo punto percentuale. Non si arriva neanche a digitare il cosiddetto prefisso di Roma (06).

Dopo aver scrutinato 8796 sezioni su 61576, infatti, CasaPound e Forza Nuova hanno raggiunto, rispettivamente il 0,34% e il 0,13%. Sommate, dunque, toccherebbero quota 0,47%: meno del partito Animalista (0,55%), meno di quel che resta del Partito Comunista (0,99%) e poco sopra il Popolo della Famiglia. Presi singolarmente, invece, appare come il movimento di Roberto Fiore abbia conquistando meno consensi dei Popolari per l’Italia e il Partito Pirata.

CasaPound e Forza Nuova non raggiungono (insieme) lo 0,5%

Numeri di certo non esaltanti, nonostante recenti fatti di cronaca che hanno visto CasaPound e Forza Nuova al fianco dei cittadini nelle proteste xenofobe, anti-migranti e anti-rom tra la capitale e le altre città d’Italia. Uno sforzo che, evidentemente, non ha pagato a livello elettorale, con un risultato (parziale, ma molto indicativo) al di sotto di tutte le aspettative. L’elettorato dell’ultradestra italiana, dunque, non sembra essere così numeroso rispetto a quanto si voglia far credere.

Il confronto con le Politiche 2018

Forse, però, CasaPound e Forza Nuova hanno pagato l’ascesa della Lega che ha fagocitato i consensi di alcuni loro elettori. Analizzando il dato delle Europee 2019 rispetto alle Politiche 2018, infatti, appare evidente come il calo sia stato deciso (seppur con percentuali irrisorie). Le tartarughe, infatti, avevano conquistato lo 0,94% alla Camera e lo 0,85% al Senato. Forza Nuova, invece, 0,38 a Montecitorio e 0,49 a Palazzo Madama. Sempre sotto lo zero, ma oggi neanche la loro somma riesce a superare il mezzo punto percentuale.

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