La 17enne immunodepressa morta di Coronavirus non aveva partecipato a un ‘Covid Party’

07/07/2020 di Enzo Boldi

Sulla morta di Carsyn Leigh Davis sono state fatte molte ricostruzioni. La giovane, 17enne di Fort Myers (in Florida), è morta lo scorso 23 giugno dopo esser stata contagiata dal Coronavirus. La ragazza americana era immunodepressa dopo aver sconfitto il cancro qualche tempo prima. In molti hanno scritto che la giovane, accompagnata dalla madre, sarebbe stata portata dai genitori a un Covid Party, eventi che pullulano negli Stati Uniti dove vige l’idea dell’immunità di gregge: si contagiano per produrre anticorpi contro il virus. In realtà la vicenda sembra essere ben diversa.

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Come raccontano molte fonti statunitensi, Carsyn Leigh Davis ha partecipato realmente a un evento in cui erano presenti circa un centinaio di persone, ma non si trattava dei tanto citati (e di moda) Covid Party. Si trattava di una festa in chiesa. Questo aspetto è molto importante nella narrazione, anche se non cambia gli effetti del contagio subito dalla 17enne in quella occasione.

Carsyn Leigh Davis, la storia della 17enne morta di Coronavirus

Insomma, nessun Covid Party ma un Church party. Come spiega anche Bufale.net, durante la funzione in chiesa non era previsto l’obbligo di indossare la mascherina. E, tantomeno, non vigeva alcuna regola di distanziamento sociale. Tutte questioni che hanno portato la 17enne, già immunodepressa, a essere più esposta alla possibilità di contrarre l’infezione. Il resto della vicenda, però, sembra essere reale.

Le decisioni dei genitori

La madre, scorrendo la sua bacheca Facebook, è una fervente anti-vaccinista e, seguendo alcune teorie – rivelatesi fatali per la figlia – ha deciso di iniziare a curarla in casa azitromicina e con l’ossigeno preso dalla bombola utilizzata dal nonno. Cinque giorni, dal 5 al 10 giugno, in cui le condizioni della giovane sono peggiorate. Poi è stata portata in ospedale, dove i medici hanno consigliato di intubare la ragazza. Ma i genitori si sono rifiutati. Successivamente è stata tentata la via della terapia al plasma iperimmune per due giorni. Ma in questo caso non è servita: Carsyn Leigh Davis è morta il 23 giugno.

(foto di copertina: da Facebook)

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