Carola Rackete ad Agrigento: «Contenta di spiegare come è andata, ora l’Ue faccia qualcosa per salvare i migranti in mare»

Carola Rackete è tornata giovedì 18 luglio ad Agrigento per il colloquio con il procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti Alessandra Russo e Cecilia Baravelli, per un colloquio in merito al primo fascicolo aperto a suo carico, quello per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza ad una nave da guerra. Un colloquio durato 4 ore, alla fine del quale Carola Rackete ha parlato con i giornalisti e gli attivisti che l’aspettavano fuori dalla Procura, lanciando un appello all’Europa: «Fate qualcosa per salvare i migranti in mare».

Carola Rackete ad Agrigento: «Contenta di spiegare come è andata, ora l’Ue faccia qualcosa per salvare i migranti in mare»

«Sono stata molto contenta di avere avuto l’opportunità di spiegare tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno» ha detto Carola Rackete affiancata dai suoi avvocati Leonardo Marini e Alessandro Gamberini e dalla portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi. La ex capitana della Sea Watch 3 – come ha spiegato il suo avvocato ora non è più parte dell’equipaggio e «farà altro, quello che crede» – ha però voluto approfittare della visibilità per lanciare un appello all’Europa. Augurandosi che con l’elezione di un nuovo Parlamento la Commissione europea « faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili», Carola Rackete ha evidenziato che «ci sono migliaia di profughi che vanno evacuati da un paese in guerra» e che in quanto cittadina europea e attivista «mi aspetto dalla commissione europea che trovi al più presto un accordo per dividere i profughi tra i paesi europei». Qualcuno non ha potuto esimersi dal chiederle una parola su Matteo Salvini, diventato suo nemico mediatico e da lei querelato per diffamazione aggravata. Il vicepremier leghisti si è infatti espresso diverse volte in merito alla 31enne tedesche, con gli appellativi più svariati. Lei però si è limitata a ripopndere: «Niente».

 

(credits immagine di copertina: ANSA/ PASQUALE CLAUDIO MONTANA LAMPO)

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