Il divieto di consumo di carne di cane e gatto in Cina, al momento, è solo una proposta di legge

09/04/2020 di Redazione

Per ora si tratta soltanto di una proposta di legge che, pertanto, deve ancora essere approvata prima di diventare definitiva. Tuttavia, una prima pietra è stata già messa sul sentiero che porta la Cina a vietare il consumo di carne di cane e di gatto. Il Ministero cinese degli affari agricoli e rurali, infatti, ha chiesto di eliminare dalla white list degli animali che possono essere considerati ‘bestiame’ – e che quindi possono essere commestibili – i gatti e i cani.

LEGGI ANCHE > I cani e i gatti maltrattati e uccisi per la carne

Carne cane e gatto in Cina, la proposta di vietarne il consumo

All’interno del documento presentato dal ministero, si cita tra le motivazioni che hanno spinto a fare questa proposta anche il ‘progresso della civiltà umana’ e le recenti misure di sicurezza in campo alimentare legate alla trasmissione di malattie dagli animali agli esseri umani, soprattutto in contesti come quelli dei cosiddetti wet-market (come quello di Wuhan, da dove è partito il contagio iniziale da coronavirus).

La proposta di legge non arriva in maniera isolata. Nei giorni scorsi, infatti, la città di Shenzhen ha approvato il primo divieto all’interno del territorio cinese riguardante il consumo di carne di cani e gatti, una mossa che aveva già lasciato intravedere alle associazioni che si occupano della tutela del benessere animale alcune speranze concrete su un cambio di strategia. Ora, una proposta di legge che arriva direttamente dal ministero dell’Agricoltura rafforzerà ulteriormente questa convinzione.

La Humane Society International stima che i cani uccisi in Cina ogni anno per il consumo di carne siano tra i 10 e i 20 milioni, mentre Animals Asia indica che i gatti ammontano a circa 4 milioni all’anno. In seguito a questo dibattito sulla proposta di legge del minsitero questa vera e propria mattanza potrebbe vedere la fine, una volta per tutte.

Share this article