Carlo Calenda: «il fascismo non è il problema dell’Italia»

Durante la puntata di “In Onda” su La7 di lunedí 6 luglio, il leader di Azione Carlo Calenda ha detto che i sostenitori di Lega e Fratelli d’Italia non sono un branco di fascisti ma il Paese ha un problema culturale con il fascismo.

In risposta alla direttrice de “Il Manifesto” Norma Rangeri sul rischio di fascismo in Italia, Calenda ha detto: «Non considero gli elettori della Lega e di FdI fascisti, mi rifiuto di pensare che il 45% degli italiani sia fascista. Penso che il Paese abbia un problema culturale con il fascismo. Cioè che parte del Paese pensi che Mussolini fosse una brava persona che si è fatta trascinare, il che è gravissimo ma quelle persone non vogliono il ritorno del ventennio, hanno un problema culturale. Non penso che il fascismo sia il problema dell’Italia anche se esiste in tutte le società. Il fascismo viene usato per militarizzare il proprio elettorato, cosí come Berlusconi ha usato il comunismo».

La Ruggeri ha anche aggiunto che «Calenda è un Renzi post Renzismo».

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Calenda sull’apertura a Forza Italia

«Io penso che i partiti che in Europa governano insieme, governassero insieme», ha detto il leader di azione parlando delle alleanze tra i partiti italiani. «Io sono per un governo larghissimo, se ci fosse la disponibilità anche con i pezzi più intelligenti della Lega come Zaia che invece si fanno mettere sotto da Salvini. I Cinque Stelle? Sono tante cose, ad esempio ho stima di Patuanelli».

Secondo il manifesto di Azione, il partito che Calenda ha fondato lo scorso novembre,  l’obiettivo principale del movimento è quello di creare una democrazia liberal-progressista contro il sovranismo e il populismo che ormai imperano in Italia. Durante il video di presentazione, il leader aveva duramente criticato Forza Italia per essere ormai al «rimorchio di Salvini» e il Pd per essere al seguito dei 5 stelle.

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