Salvini manda via i migranti dal Cara di Mineo, ma chiede di ospitare i 117 cani della struttura
12/07/2019 di Gianmichele Laino
La notizia della chiusura del Cara Mineo era stata data tempo fa, con ampio risalto sui media nazionali e sui canali social del ministro dell’Interno Matteo Salvini. I migranti ospitati nel centro sono stati trasferiti, partiti sugli autobus verso nuovi centri di accoglienza. Tranne quelli che non hanno diritto o che hanno perso la protezione umanitaria in seguito al decreto sicurezza. Questi – una trentina circa – sono stati lasciati nel territorio siciliano. Alcuni di loro avevano problemi psichiatrici.
Cara Mineo, Salvini manda via le persone e salva i cani
Al Cara di Mineo, tuttavia, c’erano anche altri ospiti. Erano 117 i cani presenti nella struttura che, in seguito alla chiusura del centro, si troveranno senza un tetto sulla testa e senza un luogo in cui rifocillarsi. Per questo motivo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha pensato bene, nelle scorse ore, di fare un video sui suoi canali social per chiedere alle persone di adottare questi cani. Nelle immagini compaiono anche tre amici a quattro zampe, accarezzati dallo stesso leader della Lega.
La reazione della Chiesa alla decisione sui cani del Cara Mineo
L’accostamento è immediato: il ministro manda via i migranti dal Cara, ad alcuni di questi non assegna una soluzione alternativa perché ‘hanno perso i diritti’, mentre invece si prodiga per l’accoglienza dei randagi che, altrimenti, avrebbero vagato per le strade. La reazione è molto forte e il mondo della chiesa reagisce. Primo fra tutti, il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri: «L’Italia è un Paese dove abbandonare gli animali è reato, mentre abbandonare le persone no». Gli fa eco don Luigi Ciotti: «Prima la Madonna e i santi, ora i cani che, per carità, sono creature e meritano grande rispetto. E gli uomini no? Mi piacerebbe che le persone ricevessero lo stesso rispetto, umiliate nella loro dignità».
I circa 30 migranti lasciati in strada, grazie alla Caritas, hanno trovato un alloggio provvisorio. Ma due persone – affette da problemi psichiatrici – non sono ancora state trovate, dopo la chiusura del Cara di Mineo. Per loro, nessun ministro dell’Interno farà appelli sui social network.
FOTO: ANSA/ORIETTA SCARDINO