Apple può aver mandato in pensione il captcha

Si tratta dell'ennesimo capitolo della lotta tra Google e il gigante di Cupertino. Il round, questa volta, potrebbe essere stato vinto da Apple

21/06/2022 di Redazione

Potrebbe essere l’ora della fine per il sistema di identificazione dell’utente, il captcha. La sequenza di numeri e di lettere scritte in caratteri di non semplice comprensione, l’individuazione di oggetti specifici all’interno delle immagini sono degli strumenti che servono ad allontanare l’idea che l’accesso a quel particolare servizio protetto dal captcha possa essere appannaggio di un bot. Un modo, dunque, per certificare che la navigazione – in quel preciso momento – sia stata un’azione umana. Ovviamente, l’obiettivo del captcha – per quanto l’operazione non sia del tutto immediata e a volte, anche se sei un essere umano, sia necessario ripeterla – è quello di allontanare le frodi. Ma si tratta dell’unico modo per farlo? Evidentemente no. Apple sta provando a eliminare il captcha e a individuare un sistema alternativo di identificazione dell’utente.

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Il captcha potrebbe essere dismesso in seguito a una innovazione di Apple

Qualche tempo fa, Joe Toscano – uno dei protagonisti di The Social Dilemma, nonché un ex dipendente di Google – spiegava come il colosso di Mountain View stesse utilizzando gli utenti per migliorare il sistema di identificazione del captcha: era semplicemente un’altra applicazione, messa in campo da Big Tech, per cercare di sfruttare la navigazione degli utenti, in modo del tutto gratuito. «Vi faccio un piccolo esempio – ci ha detto una volta -. Conoscete senz’altro reCaptcha. L’utente aiuta la macchina a identificare correttamente immagini o altri segni grafici: si pensi alla differenza tra lo zero e la “o” nelle sequenze di numeri e di lettere. Quando la macchina non riesce a identificare se sia uno zero o sia una “o”, è la quota percentuale delle persone che digitano “zero” o “o” a «insegnare» alla macchina come leggere quel numero o quella lettera. Un altro esempio: Google non paga per questo lavoro e perciò hanno miliardi di persone che lavorano per loro senza pagare un centesimo». Questa formula di lavoro, adesso, rischia di essere stata anche inutile, dal momento che Apple – aiutata da Cloudflare e da Fastly – ha messo a punto un sistema alternativo per sostituire il captcha. Il tutto senza alcuna azione da parte dell’utente, che non dovrà affannarsi per riconoscere numeri e lettere, minuscole e maiuscole, o per ricercare semafori all’interno di una immagine.

I dispositivi iOS, a breve, invieranno automaticamente al sito – a cui, per iscriversi, sarebbe necessaria una risposta corretta al captcha – una dichiarazione crittografata per testimoniare che l’utente sia un essere umano e non un robot. Il tutto, senza dispersione di informazioni personali. Nella battaglia con Google, questo potrebbe segnare un ulteriore punto a favore per Apple. Su una strada ancora più ricca di ostacoli, come quella che porterà – entro il 2023 – alla sostituzione delle password con sistemi di riconoscimento biometrico basati sull’intelligenza artificiale.

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