La pseudo-rivendicazione anarchica dell’incendio che ha bloccato i treni: «È bastata una sigaretta»

22/07/2019 di Enzo Boldi

Una rivendicazione, o presunta tale, sull’incendio doloso che ha diviso l’Italia da Nord a Sud all’altezza di Firenze. Mentre il sistema ferroviario è finito nel collasso per via del rogo a una centralina elettrica tra Rovezzano e Campo di Marte, ecco che sul sito finimondo.org, molto vicino ad alcuni gruppi anarchici, è comparso un messaggio che ha il sapore della rivendicazione del gesto doloso, anche se loro stessi – pur esprimendo contentezza per quanto accaduto – usano altri termini. Nel frattempo il caos treni ha ancora forte ripercussioni su tutto il Paese.

«Non riusciamo a trattenere la nostra emozione nel constatare come questo gigante chiamato Potere abbia sempre e comunque i piedi di argilla. Come sia sufficiente accendersi una sigaretta all’aria aperta in campagna e sotto la luna per mandarlo in tilt – si legge sul sito finimondo.org -. Come tutta la sua esaltata magnificenza, tutta la sua tracotante invincibilità, dipendano da fragili cavi disseminati un po’ dovunque. Talmente vulnerabili da poter essere neutralizzati persino da una lumaca».

Caos treni, il messaggio di un gruppo anarchico

Nello stesso messaggio condiviso sul sito, si attaccano i giornalisti spiegando che questa sarà sicuramente presa per una rivendicazione dell’incendio doloso che ha spezzato in due l’Italia provocando un caos treni. Ma loro non confessano ne negano la responsabilità di quanto accaduto, anche se i toni trionfalistici utilizzati rende il tutto abbastanza complicato da smentire. Anche perché, nell’incipit del loro articolo, si fanno anche alcuni riferimenti storici alla data di oggi e ad altri eventi.

Fatti ed eventi storici contingenti

«Questa mattina – dieci giorni dopo il ventunesimo anniversario della morte di Maria Soledad Rosas, due giorni dopo il diciottesimo anniversario della morte di Carlo Giuliani, e poche ore prima della prevista sentenza da parte del Tribunale di Firenze contro una trentina di anarchici – la linea ferroviaria che collega Roma e Firenze è ferma, sospesa, bloccata. Cosa è successo? All’alba, nella prima periferia del capoluogo toscano, una cabina elettrica dell’Alta Velocità si è surriscaldata al punto da andare in fiamme. Sarà stato un caso? Una coincidenza? Una «vile provocazione»? Oppure, più semplicemente ed umanamente, un gesto d’amore e di rabbia?»

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)

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