Il governo ha aperto la crisi sul caso Siri?

Cinquanta minuti di caos governo. E Giuseppe Conte smentisce Armando Siri sulle sue dimissioni. Il governo sembra essere pronto ad aprire una crisi già nelle prossime ore. Quello che è successo a Palazzo Chigi è stato davvero irrituale. Il presidente del Consiglio ha chiesto le dimissioni del sottosegretario alle Infrastrutture, accusato di corruzione, subito dopo che quest’ultimo aveva diffuso una nota in cui affermava di aver chiesto altri 15 giorni prima di presentarle.

Caos governo, Conte ha aperto la ferita tra Lega e M5S

Giuseppe Conte ha affermato, invece, che nel prossimo consiglio dei ministri presenterà la proposta di dimissionare il sottosegretario alle Infrastrutture. Il premier aveva convocato una conferenza stampa per le 18.30. Immediatamente era arrivata la nota di Siri che sembrava averne anticipato i contenuti. Cinquanta minuti dopo la sorpresa. Conte non è in linea con quanto affermato dal suo sottosegretario e ne ha chiesto le dimissioni.

Per questo ha fatto appello alle due forze politiche del governo. Alla Lega, Giuseppe Conte ha chiesto di non interpretare questa richiesta come un atto ostile e ha fatto appello al senso di responsabilità del Carroccio. Ma allo stesso tempo ha chiesto al Movimento 5 Stelle di non approfittare della situazione e di non esultare per la richiesta del presidente del Consiglio di dimissioni per Armando Siri. Anzi: ha chiesto il rispetto per la sua persona e per la sua famiglia, chiarendo che nessuno vuole colpevolizzarlo.

Ma la linea tracciata da Conte sembra essere ormai chiarissima. E il fatto di non aver risposto alle domande dei giornalisti che chiedevano giustamente lumi su questo valzer di idee in pochi minuti testimonia, forse, che ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Con tutto il carro. O il Carroccio.

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