Giorgia Meloni se la prende anche con il cane Pippo della Trenta

20/11/2019 di Redazione

È bastato un articolo del Messaggero sul cane Pippo di Elisabetta Trenta per alimentare la polemica politica. Giorgia Meloni, infatti, ha realizzato un tweet anti-casta riportando la notizia diffusa questa mattina sul quotidiano romano. Stando a quanto scritto da Mario Ajello, infatti, il cane dell’ex ministro delle Difesa sarebbe stato accompagnato più volte al ministero dall’auto di servizio.

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Cane Pippo, la polemica di Giorgia Meloni contro la Trenta

Tanto è bastato alla leader di Fratelli d’Italia per alimentare la retorica del cane che ha «la scorta con l’autoblu pagata dai contribuenti». Giorgia Meloni ha lanciato il tweet facendo il paragone con il Movimento 5 Stelle delle origini – che voleva abolire i privilegi dei politici – e quello di adesso coinvolto in queste polemiche.

La storia del cane Pippo raccontata dal Messaggero

Si sottolinea, vale la pena farlo, che nell’articolo del Messaggero, il verbo ‘scortare’ è stato utilizzato tra virgolette e che non si è mai parlato di una vera e propria scorta per il cane Pippo. Inoltre, non essendo stato riportato alcun documento (né tantomeno è stata prodotta alcuna fotografia del cane a Palazzo Baracchini in via XX Settembre), evidentemente si è trattato di un retroscena riportato a mezzo stampa per il quale non sono in corso indagini specifiche.

Ma tutto fa brodo per alimentare la polemica dopo l’indagine – questa sì, che ha richiesto ulteriori approfondimenti – che riguarda la casa in zona piazza San Giovanni assegnata alla Trenta quando era ministro della Difesa e, successivamente, assegnata al marito che faceva parte dell’Esercito. In seguito a questa polemica, l’ex ministra ed esponente del M5S Elisabetta Trenta ha deciso di abbandonare l’appartamento in centro a Roma.

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