Candy passa ai cinesi di Qindao Haier: lo chiamavano made in Italy

28/09/2018 di Redazione

Un altro passaggio di mano da un’azienda italiana a una cinese. Il colosso degli elettrodomestici Candy è stata acquistata dai cinesi di Qindao Haier. Nella stessa settimana, dopo l’annuncio della vendita di Versace, è il secondo marchio del Made in Italy che prende la strada dei mercati stranieri.

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Candy passa la mano: se la comprano i cinesi di Qindao Haier

Candy era da sempre stato sinonimo di Italia, di quella del nord produttivo, della famiglia Fumagalli (attualmente, i fratelli Beppe e Aldo) – nomen omen -, della tecnologia e del design unite allo stile italiano. Ora, invece, passa al gruppo Qindao Haier, un insieme di investitori quotati in borsa. Ad attirarli, con ogni probabilità, il piano di investimenti di quasi 300 milioni di euro in tre anni che ha messo in piedi la società di elettrodomestici di Brugherio.

Un piano che prevedeva non soltanto maggiori spese nel settore dell’innovazione tecnologica, ma anche un deciso passo in avanti in nuove strategie di comunicazione. Tuttavia, il gruppo cinese ha promesso continuità al progetto e l’assorbimento del marchio Candy non potrà far altro che giovare al futuro dell’azienda.

Candy resterà in Italia

Che, per il momento, resterà in Italia. Addirittura il gruppo cinese stabilirà a Brugherio il proprio quartier generale europeo. Qindao Haier, infatti, è titolare di altri cinque marchi globali (Haier, GE Appliances, Fisher & Paykel, AQUA, Casarte e Leader) e ora punta a espandersi, attraverso la leadership nel settore degli elettrodomestici, nel campo dell’internet delle cose.

Soddisfatti i titolari dell’azienda: «Siamo felici di entrare in Haier. Qingdao Haier e Candy Group condividono la stessa visione, che è quella di continuare a migliorare la qualità della vita delle famiglie. Crediamo che la capacità di innovazione, tecnologia e design unite allo stile italiano di Candy si integreranno perfettamente con il modello operativo di Qingdao Haier».

La storia di Candy

Una storia lunghissima, quella di Candy: nel 1945 l’azienda italiana fu la prima nel nostro Paese a produrre la prima lavatrice, mentre negli anni Cinquanta rivoluzionò completamente il modo di fare il bucato, brevettando la prima lavabiancheria a carica frontale. Le officine Eden Fumagalli offrirono lavoro a centinaia di persone nel polo industriale di Brugherio, inaugurato negli anni Sessanta.

La vicenda dell’azienda va di pari passo con quella del Paese: gli spot su Carosello, che prendevano spunto dalle vicende di Leonardo Da Vinci, il boom industriale con l’introduzione dei primi forni a microonde e dei primi frigoriferi nelle case degli italiani. Nell’ultimo periodo, l’azienda aveva concentrato le sue attenzioni sul risparmio energetico e sull’internet delle cose: investimenti che ora passeranno sotto il controllo di altri investitori stranieri. Che acquisiscono, così, un’azienda in ordine ma anche un pezzetto della storia della nostra vita quotidiana.

FOTO: SIMONE SCHIAVON – ANSA – RED

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