Lockdown in Campania, De Luca decide: «Siamo a un passo dalla tragedia»
Il presidente della Campania ha annunciato le misure in una diretta Facebook
23/10/2020 di Gianmichele Laino
Vincenzo De Luca ha annunciato decisioni drastiche nei confronti della diffusione del coronavirus: «Oggi non è il tempo di rispondere alla campagna di sciacallaggio nei confronti della Campania. Oggi è il momento di prendere decisioni forti, definitive ed efficaci. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia: non c’è più un’ora di tempo da perdere. Perfino l’ordinanza che entra in vigore oggi è superata dai dati del contagio con cui dobbiamo fare i conti».
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De Luca chiude la Campania: «Siamo a un passo dalla tragedia»
Il governatore della Campania annuncia: «Comunicherò al governo la mia richiesta di lockdown su tutta Italia, ma per quanto riguarda la Campania procederemo con la chiusura di tutto. Per i dati che abbiamo, non basta più la chiusura parziale. Propongo un lockdown per la Campania, ma lo propongo anche per l’Italia».
«Tranne le attività industriali, l’attività edilizia e le attività agroalimentari verrà chiuso tutto. Bloccheremo la mobilità interregionale e la mobilità tra comuni: dobbiamo fare quello che abbiamo fatto a marzo, né più e né meno cercando di difendere le attività produttive». Vincenzo De Luca, dunque, ha stabilito la chiusura delle attività produttive in Campania: «Dobbiamo chiudere tutto per un mese o per quaranta giorni per fermare l’esplosione del contagio. Lo dobbiamo fare adesso quando siamo ancora in tempo, ma siamo a un passo dalla tragedia».
La decisione della chiusura Campania presa da De Luca
Il livello di contagio oggi, secondo De Luca, a livello nazionale sarà pesantissimo. Per il presidente della Campania, il dato sugli asintomatici non deve confortarci perché man mano che il numero dei contagiati cresce sarà più grave. Rispetto a marzo, inoltre, ci sarà la riapertura delle scuole e la stagione influenzale che contribuiranno a rendere più seria la situazione, considerato anche che si andrà incontro all’inverno e non alla primavera. «Con questi numeri – ha detto De Luca – nessun sistema sanitario al mondo potrebbe reggere: rischiamo di avere tra qualche giorno le terapie intensive intasate».