Sono stati ritrovati i 25mila camici mancanti che facevano parte dell’ordine iniziale
29/07/2020 di Redazione
Come si è già scritto in maniera ampia, nella serata di ieri c’è stata una lunga perquisizione della Guardia di Finanza nelle sedi e nei locali della Dama, la ditta di Andrea Dini, cognato del governatore della Lombardia Attilio Fontana. La questione ruota tutta intorno a una partita di 75mila camici che la regione aveva commissionato, attraverso un affidamento diretto, proprio alla Dama ma che, successivamente, sarebbe stata trasformata in donazione gratuita. Tuttavia, al momento della consegna, i camici fatti recapitare in regione erano stati 50mila e non 75mila.
LEGGI ANCHE > Cosa c’entrano le Bahamas nelle indagini sul governatore Fontana
Camici Lombardia, ritrovati i 25mila mancanti
Nel corso della perquisizione di ieri sera, quindi, la Guardia di Finanza ha ritrovato gli altri 25mila camici che l’azienda ha evidentemente lasciato all’interno dei propri locali, nonostante l’emergenza coronavirus nei mesi di aprile e maggio fosse ancora tale da richiedere una quantità di indumenti medici molto elevata.
Si arricchisce di quest’altro tassello, dunque, la vicenda che vede indagato anche il governatore della regione Lombardia Attilio Fontana, coinvolto nelle indagini a partire da una segnalazione alla Banca d’Italia di un movimento tra il conto in Svizzera e quello del cognato, al quale il governatore voleva personalmente risarcire la partita di camici che, nel frattempo, era diventata una donazione.