Da settembre 2020 a scuola si studieranno i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile
05/11/2019 di Enzo Boldi
La notizia era nell’aria con la svolta Green, almeno a parole, del nuovo Esecutivo. Dopo aver strizzato un occhio ai giovani manifestanti dei Fridays For Future e del Climate Strike, il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha annunciato che dal prossimo mese dei settembre (quindi a partire dall’anno scolastico 2020/2021) negli istituti italiani ci saranno lezioni sui cambiamenti climatici e sullo sviluppo sostenibile per aprire gli occhi davanti al futuro del nostro Pianeta, sempre più alle prese con un surriscaldamento che provoca danni ingenti.
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«Il prossimo anno, l’Italia sarà il primo Paese al mondo dove lo studio dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile sarà obbligatorio – ha detto il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti all’agenzia di stampa britannica Reuters -. Tutte le scuole dedicheranno 33 ore all’anno, circa un’ora a settimana, alle questioni relative ai cambiamenti climatici». Non è chiaro, dunque, se si tratterà di una materia (con tanto di verifiche e voto finale) o di un insegnamento cadenzato nel corso dell’anno scolastico.
Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile nelle scuole
Sta di fatto che il tema ambientale, i cambiamenti climatici e – soprattutto – lo sviluppo sostenibile accedono di diritto tra le pagine dei libri che i giovani dovranno affrontare nel corso dell’anno scolastico, a partire da settembre 2020. «Tante delle materie tradizionali, come geografia, matematica e fisica – ha proseguito il capo del Miur -, saranno studiate in una nuova prospettiva legata allo sviluppo sostenibile».
Si parte da settembre 2020
La svolta verde, dunque, arriva dalle scuole perché sono stati i più giovani a richiederlo partecipando in massa alle manifestazioni nelle principali piazze italiane. Il Miur, dunque, ha recepito questa indicazione che ha deciso di rendere questo insegnamento (o serie di insegnamenti) obbligatori a partire dall’avvio del prossimo anno scolastico.
(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI)