Quello che proprio dovete sapere sulla bufala del vaccino contro il Covid che causa infertilità

Importante questa scheda elaborata dal progetto «Dottore, ma è vero che?» a cura di FNOMCeO e ripresa dall'Istituto Superiore di Sanità

01/09/2021 di Redazione

Quante volte abbiamo letto sui social network che il vaccino anti-Covid fa parte di un fantomatico piano globale per il controllo delle nascite, poiché andrebbe a creare i presupposti per l’infertilità? Quante volte, semplicemente, abbiamo letto che il vaccino non è sicuro perché impedisce alle persone che vi si sottopongono di avere figli (senza per questo scomodare complotti globali)? Per questo è importante condividere il lavoro realizzato dal fondamentale progetto Dottore, ma è vero che curato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che ha scelto – in maniera proattiva – di combattere le bufale in un momento delicatissimo per l’informazione in ambito sanitario. Con un linguaggio divulgativo, il team di Dottore, ma è vero che ha spiegato perché quella del vaccino Covid che causa infertilità è una vera e propria bufala.

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Bufala vaccino e infertilità, la spiegazione

Innanzitutto, spiegano dal team di FNOMCeO, non c’è alcun meccanismo biologico che potrebbe collegare gli elementi contenuti all’interno dei vaccini con l’infertilità e questa cosa, a maggior ragione, è venuta fuori dalla fase di sperimentazione che i vari vaccini hanno dovuto superare prima di ottenere il via libera per il loro ingresso in commercio. Come ci ha spiegato anche Noemi Urso di Butac, c’è bisogno dell’onere della prova per smentire una fake news. In questi casi è sempre un po’ complesso presentare una ricca documentazione scientifica: come si fa a mostrare queste prove se, in verità, la teoria di partenza è palesemente un falso senza alcuna base scientifica?

In ogni caso, il lavoro di Dottore, ma è vero che – che oggi è stato ripreso ed è stato diffuso anche dall’Istituto Superiore di Sanità – ha cercato di procedere comunque in questa direzione, citando lo studio recente di Gareth Iacobucci sull’assenza di prove relativo al fatto che i vaccini possano causare infertilità. Il resto è rappresentato dai dati statistici sulla somministrazione della vaccinazione: da quando sono iniziate le campagne vaccinali in tutto il mondo (con oltre 4 miliardi di dosi somministrate), infatti, non c’è stata una crescita del tasso di infertilità nei soggetti vaccinati.

Una risposta puntuale su una obiezione sollevata da un ex ricercatore Pfizer, invece, è stata data a proposito del tema dei vaccini che andrebbero a causare il distacco della placenta. Secondo l’ex ricercatore, i vaccini che agiscono sulla proteina spike, a cui il virus si aggancia, potrebbero agire anche sulla sincitina-1, proteina importante per lo sviluppo della placenta, visto che le due strutture (quella della spike e della sincitina-1 sono simili). In realtà è stato dimostrato che questa somiglianza sia molto limitata e che, a questo punto, anche le donne che hanno contratto il Covid (e che hanno «sviluppato una immunità nei confronti della proteina spike») dovrebbero incorrere nel medesimo rischio. Rischio che, come detto, non è dimostrato.

Ma allora perché i medici sconsigliano la vaccinazione alle donne in gravidanza o a coloro che intendono nel breve periodo sviluppare una gravidanza? Secondo il team di FNOMCeO si tratta di una raccomandazione che era valida all’inizio della campagna vaccinale, quando si è preferito – in via prudenziale – raccogliere più dati in proposito: oggi, con l’avanzata della campagna vaccinale, sembra evidente che non ci sia alcuna correlazione tra vaccinazione e infertilità.

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